Mi piace pensare che nel sospetto di isolamento, ci sia quel coraggioso sforzo che proietta l'essenziale sui piani alti della coscienza.
In quella rara lucidità concessa dal bisogno di evolvere. Quando l'intorno non ha più quel sapore utile al piacere del nutrimento. Ed è nell'abitudine che avvelena l'intelletto.
E poi.
Incontri qualcuno, qualcosa, un chi o che spiegativi. E nel sostegno muovi passi. E nei passi, muovi il tuo destino.
Scalza
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