31 dicembre 2008

2009

Se fossi una galassia, che farei?
Girando nell'Universo e guardando quell'immensità, forse proverei stupore ma forse essendo nata Galassia non ci penserei troppo e vivrei tutto con quella normalità che poi diventa semplice dimenticanza. Come quando ti abitui alle attenzioni e non consideri più il valore che hanno, ma un giorno potrebbero mancare, allora lo capiresti.
Quindi, c'è sempre tempo per capire. E' questo il bello.

Auguri.

Scalza

30 dicembre 2008

Accuorati dall'insediamento fortuito





Così un anno arriva, con le sue storie, i suoi percorsi addentrati nel fuoriuscito e il suo perchè.
Mentre l'altro è già andato e queste briciole di giorni che restano mi servono per ripristinare un ordine che a volte mi manca, anche se ho.
Forse perchè soffro il ricondizionamento che soggettivizza l'uso della semplicità in un semplicismo spicciolo, che ci buttano sui piedi come se elemosinassero attenzione non richiesta.
Vorrei avere un amico mostro, da sguinzagliare qua e là.
Avrei gli indirizzi precisi ma non lo farei annunciare. Sfruttare l'effetto sorpresa dà un certo vantaggio sull'obiettività. Come quando dico al CLB che dobbiamo fare la spesa e poi andiamo al cinema.
Non è che io manco di chiarezza nel creare una voluta ed intensa felicità.

Scalza

24 dicembre 2008

Auguriamenti e Auguriazioni






Tornerà il colore sulle pareti di quelle stanze vuote,
dove hai lasciato
ricordi, amori, polvere di vecchi pensieri che non sei riuscito a realizzare.
Per quel timore che nella maturità svanisce come le lacrime in un abbraccio.

Tornerà il vento tra i capelli a muovere la percezione
di quei sogni che non sei riuscito mai a fare.

Tornerà il sapore di quei baci che non hai mai dato,
per quel pudore che è solo dei sentimenti
puri, immacolati dal senso di quel tempo
che trattieni nel Cuore come un segreto che nessuno sa.

Tornerà,
chi non hai mai dimenticato
perchè era parte di quello che eri tu.

E io ci sarò
a raccontare ancora dei giorni di maggio
e dei fiori di ciliegio che cadono come neve nei prati appena tagliati.
Quando è sera e senti anche il fiume cantare
perchè ogni cosa resta tra le mura di quei silenzi
che parlano di amori vissuti tra le stagioni che scorrono appena.
Quando la luna è piena e l'odore del fieno arriva
a colorare i pensieri innamorati che tra le stelle danzano
mentre le mani sentono le carezze,
e sfiorano le superfici scivolando tra l'immensità.

Io ci sarò e ti sorriderò. [sempre].

Scalza

22 dicembre 2008

Operativamente trasmessi


Dobbiamo approfittare dei momenti in cui il lieto si mostra con quello stupore che negli animi innocenti, crea l'apertura da cui puoi viaggiare verso la tua riuscita.
In quei momenti, il silenzio, è dovuto. Perchè possa esistere il tutto.


Scalza

18 dicembre 2008

Abbordabili per praticità




Invece di canzonarmi, dovresti cantare avec moi.
Potremmo duettare intonati in quella frequenza dove si muove quella vibrazione che ci sta aspettando.
Anche se fai finta di niente perchè in fondo lo sai.
Che è sempre così che si fa per liberarsi da quella forma di responsabilità. E deducendo la tassa di quello che ho già pagato mi resta un resto che investirò. Su una giostra che gira, sopra una tazza di porcellana rosa mentre i bambini schiamazzano e ridono.
Invece di canzonarmi, dovresti cantare avec moi.
Potremmo anche danzare avvicinati nel tatto di un contatto che poi sfugge quando non vuoi.
Anche se fai finta di niente perchè in fondo lo sai.
Che è un po' quel gioco che ci tiene ancora vivi in questa evidenziata tridimensionalità.
E riportando l'apertura di un passaggio astrale voluto e nei giorni praticato, resterò a guardare. Sopra l'altalena che sfiora i fiori di questi prati dove il sole non tramonta mai.
Invece di canzonarmi, dovresti cantare avec moi.


Scalza

17 dicembre 2008

Ci metto tre minuti (spend a lifetime)



Mi piacerebbe escludere la possibilità di una sciocchezza con il ragionamento lucido ed attento. Come quando si dice che le cose non esistono perchè non ci sono i misuratori. Allora è facile: inventiamoli per ogni cosa. Voglio un misuratore di felicità che lo attacchi al polso delle persone e gli dica che sono felici anche se non lo sanno.
Perchè ce lo siamo un po' dimenticati che in fondo un prato serve anche per correre a piedi scalzi e che un cielo anche se ha le nuvole, serve per continuare a sognare e dimenticare. Anche chi ci ha fatto sognare, emozionare, urlare, piangere, credere.
Io vorrei un mondo più felice. Anche per me.


Scalza

16 dicembre 2008

made in my heart





E' un po' come avere due case, due cellulari, due identità. Capita, lo so.
Si vive con spericolarità che sa anche di roba spettacolosa però, nell'intimo sai che non è tanto giusto e che dovresti ricondurti a un'integrità che poi alla fine ti manca, dedotto come sei dalla somma di quel tracopiato che hai.
Ma forse è l'atteggiamento sperimentale o la mancanza di maturità che ti accompagna in quei condotti che poi un giorno guardi e ti accorgi che si muovono come i tergicristalli e ti ipnotizzano in un movimento lento, veloce, assente.
L'importante è accorgersene, tardi o presto non conta.
E quando lo sai, ti riconduci alla fusione del tracopiato e resti solo e semplicemente TU.


Scalza

ps questo l'ho scritto un po' jazz

TRACOPIATI (feed)





Il disorientamento ha un suo perchè.
Come quando senti un cellulare squillare in mezzo a una riunione e guardi tutti con quell'aria di non-so-che, che esprime il disprezzo per la dipendenza, moralismi, giudizi, e patapimcoselà.
Poi, ti accorgi che era il tuo, che un minorenne che sta crescendo ti ha cambiato la suoneria e ti scusi mentre chiudi la comunicazione a quell'unico essere umano a cui poi dovrai dare sufficienti e necessarie spiegazioni perchè, nel tempo e nell'esperienza, impari a tenerci a quel minimo di domestica tranquillità.

Sono cose che capitano, si sa.

Scalza

Up side down (vincenti per forza)





Stamattina mentre tornavo da dove ieri sono quasi fuggita via, ho pensato alla pertinenza, che è quella cosa che ti spiega più di quello che le parole ti raccontano.
Come quando tizio e caio mi dicono quelle cose che riguardano sempronio, giusto perchè mi faccia quell'idea precisa che hanno già concordato forse prima prendendo un caffè e macchinando un piano diabolico per sostenere un dialogo fittizio verso l'oggetto A ma direzionato verso B.
Però, nell'effettivo, quelle cose non sono pertinenti al dialogo che dovremmo sostenere.
Lo so perchè di solito ascolto mentre sento.
Allora, nella pertinenza perduta io mi ritrovo a comprendere quelle cose non dette che però sospirate, sono arrivate al mio neurone Y che è l'unico elemento serio che subentra alla mia personalità.
Per questo sono un genio, ma nessuno lo sa e io mi avvantaggio di tutto ciò.
Of course.


Scalza

13 dicembre 2008

E' ora di cambiare [di nuovo c'è]




Vorrei riportarmi in una condizione di centralità ma poi, ti guardo e cedo il posto al vuoto per quella forma di gentilezza che viene quando il cuore assiste silenzioso il muovere.
Perchè quando non lo sapevo, non ascoltavo quello che intorno c'è.
Come quando mi sveglio e sento che c'è la neve che copre le cose del mondo e resta, un rincuorato assenso mentre chiacchiero sotto le coperte per non prendere freddo al naso. Che poi mi viene il raffreddore e mi dispiace perchè gli odori che accompagnano questo vivere non li sento più.
Dei mandarini sbucciati più in là, del caffè che borbotta come quei vecchi che nessuno ascolta più.
E vorrei portermeli tutti a casa perchè mi mancano quelle mani fragili, trasparenti dentro le tasche dei grembiuli che nessuno porta più.
Penso a queste cose ma non le dico perchè cedo il posto ed ascolto i sorrisi malinconici di quei sogni che non trovi perchè li avevi chiusi a chiave ed ora li vuoi.
Come si vuole l'estate quando fa freddo e il gelo, quando si vuole riposare, perchè certe volte il male che senti ti stanca il guardare, il sentire, il capire che c'è.
Vorrei danzare tra i fiocchi di neve ma cedo il posto e resto ad ascoltare il tuo guardarmi con quella dolcezza che oggi c'è e so che non andrà via mai più.

Scalza

11 dicembre 2008

Praticabili per onestà



Vorrei dire tutto quello che non ho detto quando ho fatto quello che non volevo fare, anche se poi l'ho fatto. Per quell'impulsività di una reazione poco pensata e molto agitata. Come certi drink che si shakerano mentre una musica viaggia tra le circostanze di un tempo favorevole dentro un'oliva snocciolata. Senza sorpresa, come certi fatti che scivolano tra le abitudini di un tempo che impera galattico tra il vuoto cosmico concesso dagli animi spenti.
Il fatto è che certe rotondità lunari mi inquietano profondamente, anche se è nuvolo e non le vedo curvilinee senza spigoli, come piace a me. E agitandomi penso a tutti quelli che non sono al sicuro mentre le porte dimensionali creano vortici poco praticabili ma sanabili per una forma di sicurezza esistenziale.
E così, sarà.


Scalza


10 dicembre 2008

Polli&arrosti [insaziabili]




Tutte queste luminarie ennili a volte mi confondo le idee.
Spesso, mi infastidiscono e bon.

Tuttavia, da quando Bi Enne è diventato mio amico per una serie di circostanze di cui ho goduto senza poterlo negare, ho fatto finta di essere sua amica e quindi non faccio più nessun dispetto. Soffro in silenzio, serenamente.

Scalza

(*) Segnaletica per Oppurtunità




Questo (*) è un segno per me.
Mi devo ricordare una cosa che non posso scrivere ma che quando capiterà che voglio ricordare il giorno che era, non me lo ricorderò però, sapendo che mi ero messa questo segno (*) per me, lo verrò a cercare e mi ritroverò.

Scalza

9 dicembre 2008

Dringare con rispetto [prego]





Quando la mattina si sente la sveglia e non è ancora suonata, può essere molto grave o una bazzecola, dipende dalla regolazione della sveglia meccanica, con l'orologio biologico.
A me piacciono le cose biologiche.
Quello che noto è che a volte sono sfasate. Spesso per colpa degli arrangiamenti celesti.

Scalza

4 dicembre 2008

E' un po' come rinascere [amare]



Diciamo che mi piace di più il modo che ho di sentire ora.
Sarà che sono diventata più grande e so ascoltarmi meglio o forse ho imparato, da quello che ho visto qua e là, e so che non c'è poi tanto da capire, in fondo.
E mentre tornavo a casa e fischiettavo per non sentire il freddo ho pensato a D*, ma non con il rapimento che sentivo quando aspettavo che mi chiamasse per dirmi quelle cose belle che poi sorridevo per sei ore e 17 minuti.
Ma neppure con quel nervoso che poi mi immaginavo di re-incontrarlo dopo X anni inguainata in una patina di splendore con quel gusto della rivincita che assaporavo mentre masticavo i cicles.
Ci ho pensato ricordandomi la realtà di quel giorno che siamo saliti sopra quel cucuzzolo e c'erano tutti gli alberi di tiglio in fiore e il cielo era mezzo azzurro e mezzo grigio perchè stava arrivando un temporale.
E mentre pioveva mi ha guardato negli occhi e mi ha raccontato di quelle frittelle che faceva sua nonna.
Voglio ricordarlo così.
Scalza


2 dicembre 2008

Take Your Time (LIFE)



Stamattina mentre camminavo nel gelo che raggelava ho visto dei pensieri uscire fuori in mezzo al vapore del mio respiro. Perchè i pensieri possono uscire da ogni punto Y del corpo. Quelli che pensa F* escono dagli occhi e li capisco sempre tutti e mi fanno sorridere senza pensare, come piace a me.
Però stamattina non sorridevo affatto mentre pensavo che:
1) se le persone capissero di essere nella parte più numerosa è una forza maggiore anche se si hanno mezzi minori;
2) lo sforzo insensato di quei tanti rende possibili i mezzi maggiori di quei pochi;
3) il rincorrere l'inutile ti rende alla fine fatto di quella roba là e non è bello.

Potremmo cambiare il mondo, ritrovarci con del tempo da dedicare a chi amiamo e finalmente guardare le nuvole. A me piace guardare le nuvole, a F* piace che mi piace guardare le nuvole.
Alla gente, non so.

Scalza

1 dicembre 2008

J'aime l'Amour




L'Amore è un sentimento che non si può convertire. Mi piace per quello.
Non gode di possibile ambiguità e un "ti voglio bene" nell'ottica di un amare non è travisabile di egoiche appartabilità.
Fatte da chi si sente solo, annoiato, incattivito da chi ha incontrato e non ha capito che in fondo era un'occasione per crescere e capire una cosa importante:

E' meglio non perdere tempo con i deficienti(1).

Che, per fortuna, ora lo so.

Scalza



(1) esseri umani, ovverosia maschi&femmine, of course.

27 novembre 2008

Forsizzando et voilà




Forse mi piaci ma ancora non lo so.
Perchè mentre ci penso che potrebbe essere così, mi viene il sospetto che mi sto ancora un po' mezza divertendo e non ho voglia di farlo troppo, perchè nel mentre ci sono cose importanti che accadono e dovrei occuparmi di quelle cose là.
Non dovrei pensare alla frivolezza ma semplicemente viverla che in fondo una leggerezza non ha profondità e non può accadere più di una volta nel momento che avanza lievemente, come un alito di vento, come il respiro che sento quando mi sussurri nell'orecchio "stasera arrivo tardi, ciao".
Vuoi che ti aspetto ma poi io cambio destinazione e me ne vado in quei posti dove tu non arrivi perchè non puoi e forse lo faccio apposta perchè mi piaci anche se ancora non lo so.
Dovrei quasizzarmi meglio come quando mi guardo nello specchio mentre mi lavo i denti e il gatto miagoleggia perchè ha fame, sempre. Come io, ma di te.
Ed è per questo che forse ci penso e non voglio capitare ancora una volta sbagliata nella posizione di un accadimento che scende tra la razionalità di un normale assestamento che fa plink, come una goccia di pioggia che cade sull'asfalto asciutto e un po' raggelato dall'aria che tira.
Sono cose che è meglio considerare anche mentre mi lavo i denti e guardo nello specchio i miei occhi che certe volte mi sembrano così belli forse perchè il gatto mi struscia tra le gambe e mi fa un po' di solletico. Come la tua barba, la mattina presto.
Ma se fosse che è solo un vizio senza virtù, ho pensato, me ne accorgerò. Perchè ho una certa qual esperienza che mi ha formato dentro perchè ho praticato le cose della vita senza volermi nascondere dietro i "no" e i "quasi". Certe volte mi sono anche sentita un po' male e certe volte me ne sono proprio fregata, perchè non mi avevano praticamente toccato.
Ma se fosse che, invece, mi piaci, lo capirò anche se mi lavo i denti sempre guardandomi allo specchio per ricordarmi le cose che devo fare mentre il gatto mi distrae miagoleggiando e strusciando senza parole. Come fai tu, quando mi stringi.

Forse mi piaci, ancora non so.

Scalza

24 novembre 2008

A tout court




Si, mi ricordo di te, anche se eri diverso.
Più basso, meno grasso, con la maglietta sempre fuori dai jeans.
Certo, non sono cambiata per niente. Inseguo ancora gli aquiloni trasparenti che nel cielo si spostano quando gli uomini sognano come quando erano bambini. Ma non ci va tanto coraggio, sai?
Basta non dimenticarsi di quelle cose piccole che si possono tenere anche nelle tasche così, ogni tanto, li puoi toccare con le mani e sentire che sono veri e vivi.
Come quei biglietti che mi lasciavi qui e là.
Si, mi porto tutto appresso. E' un difetto che però mi piace e quindi non lo è [più].


Scalza

22 novembre 2008

Ti ho già amato. Ancora ti amerò.




Ascolta il Tuo Cuore quando nella Meraviglia si ferma.

E' l'altrove che mi interessa scoprire.
E' nell'altrove dove voglio esistere.
E' nell'altrove dove mi troverai.
Sempre.

Scalza

18 novembre 2008

Francesismi


io voglio
un Re
che non abbia un giardino
e non sia cretino
ma che sappia ballare
il tango
il tip tap
il trick e track
*
io ballavo sempre il trick e track con R.
perchè lui non sapeva ballare
e io volevo aiutarlo
a farsi bello
con una
che
a me non piaceva ma a lui si
e forse non mi piaceva
solo perchè lui
è sposato
e mi
spiace tanto per lei che è la moglie di lui
perchè la gente non ci pensa
quando tradisce e ferisce
e questa cosa mi
dà fastidio
così tanto
che
d'istinto mi viene da trattare male
quelli che tradiscono
certe volte li picchio
certe volte li maltratto
certe volte gli spacco la faccia
che è un po' più di picchiare
certe volte li induco ma poi li deduco
come una spesa spesabile
dalle tasse della vita
e loro ci restano male
ma io sono felice
perchè mi sembra di aver applicato una didattica
didassicamente proporzionata al caso
e mi guardo allo specchio e mi dico
hey lylla
metti un'altra X
perchè
un altro
scemo
è andato
in
tilt
*
Dovrebbero darmi il nobel per la pulizia scemile
dovrei cercare il modulo su internet
ma io sono un tipo umile
non mi va di vantarmi
mi basta il sorriso
di chi incontro
l'amore
che
ogni cosa che trovo nel mio giorno
mi dona e regala
senza contropartite dare, avere
in una forma di equilibrio cosmico
che godo e rifletto
nell'armonia
che
ASCOLTO
*
In quest'Universo che amo
dove tutto è energia
qui e là
là e qui

Siempre.



[Scalza]

16 novembre 2008

Riposizionati ma sempre vigili




Certe medicine mi piacciono perchè hanno due braccia ed una faccia che mi sorride anche se sono imbronciata e giro con il cappello di lana in testa perchè ho mal di testa, trovando il coraggio di dirmi che sono carina solo perchè sono nervosa ma alla fine, e sono un po' costretta dalla circostanza, ma m'arrendo. E mi lascio curare che è meglio. Anche per me.

Comunque la voglia di spaccare la faccia a quei duemilionitrecentoventitre cretini che s'aggirano nel globo trascinando quelli che la forza di pensare non ce l'hanno e rubandola al mio potere magnetico, m'è rimasta. Perchè io ci ho pensato che se fossi l'imperatrice galattica saprei benissimo cosa fare.
Essendo che la manipolazione esiste e non tutti hanno voglia di smanipolarizzarsi perchè effettivamente la libertà è faticosa, potrei rimanipolizzarli su fatti positivi e nel giro di un tot tutto potrebbe riconvertirsi in una sostenibilità effettuata e non solo più ipotizzata.

Tuttavia, c'è chi mi dice che sono solo pazzie e che sarebbe meglio se io spegnessi la luce perchè è ora di prendere la medicina. Ed essendo che sono ancora un po' malata, je vais.

Scalza

13 novembre 2008

Your Love is My Love


Confesso una certa insopportabilità ai luoghi comuni, a quelli che ti osannano in quei giorni che ti sei legata i capelli perchè erano pieni di nodi che nella notte i sogni hanno fatto per farti ricordare che ancora c'è. Un sole dietro le nuvole, un albero con le foglie attaccate che resiste ai finti freddi e ai caldi prodotti dalle teste matte che ci sono in giro.

Perchè fondamentalmente sono tutti tuoi amici quando le cose vanno bene e non ci sono da spartire quegli amari che però non ti fanno digerire un cavolo. Ti resta tutto bloccato come ostruito tra lo stomaco ed il cervello e forse sono solo quelle mezze parole che mi sono tenuta per non degenerare una degenerazione. Per una logica deduzione.

Le cose simili si annullano per similitudini e l'effetto si guasta. Come quando cucini una cosa buonissima e ci metti sopra qualcosa che non lega, anche se non mi è mai capitato, però ad un certa età uno può anche immaginare le cose che non capitano perchè ne ha sentito parlare, le ha viste, le ha quasi vissute in quelle situazioni intime che ti trasmettono per induzione che poi diventa una bella deduzione che sa perchè conosce seppure non si fermerà a capire.

Perchè fondamentalmente le cose le puoi capire dall'intro o dall'estro che muovi attraverso la corporalità di quello che guardi ma se sei abbastanza bravo, puoi anche vedere di più. Tipo una luce negli occhi che ti sembra come quella che c'è quando si fa giorno e il buio indietreggia, adagiandosi su altri orizzonti dove avanzando più forte, fa indietreggiare la luce che avanza in altri orizzonti.

Perchè fondamentalmente c'è un sacco di roba che s'accerchia.

Per questo trovo inutile questa modernità che s'appresta così indadeguatamente facile verso quella caccia alle strega che una volta ha un nome e una volta un altro. Che importa il suo nome e la sua faccia, se nel fondamento riesce a generare quella forza ammucchiatrice di odio e disprezzo che s'agita nello sconnesso non ragionare di questo mondo che osservo e mi appare così distante.

Come se abitassi su una galassia parallela e ci fosse una porta astrale da cui sono passata. Solo che era trasparente e mi sono dimenticata le coordinate esatte, perdendo il mio equipaggio e il mio equipaggiamento per un corretto assetto. E senza equicose, mi sento denudata, triste e infelicemente inadeguata.

A questi giorni che si muovono come ombre nel buio. Silenziosi ed invisibili a scardinare quel poco di dignità che resta tra quelli che s'apprestano a piegare quei pochi sogni che restano, nei cassetti del comò. Vorrei rassicurarli perchè è tempo di partire. Tra le linee di quelle danze silenziose che si fanno perchè si Ama.

Un po' come capita a noi.

Che siamo cambiati nella vita che abbiamo fatto, nelle cose che ci sono capitate e nelle parole che ci hanno detto. Come quella volta che sono rimasta fuori ad aspettare P* quasi tutta la notte e sapevo che non sarebbe arrivato ma volevo darmi quel tempo per dire che non l'avrei più fatto.
A pensarci bene non c'era bisogno di farlo. Non c'era bisogno di fare tante cose ma quando sei giovane tendi a sopravvalutare il tuo cuore e pensi che è Amore anche quando non lo è.

Perchè non lo sai, non l'hai incontrato e ogni volta che il tuo cuore batte forte ti sembra che sia quello. Certe cose sono inutili da leggere nei libri e tra le note musicali, tra i colori che ha scelto un pittore per le gote di una donna di cui forse era innamorato o nella parole eterne di una poesia.
Certe cose arrivano silenziose come la neve che cade e la mattina ti svegli ed è tutto bianco. E non vedi l'ora di camminare tra i vialetti e sotto il cielo che gioca con i tuoi occhi.

Certe cose un giorno le trovi. Forse perchè le hai cercate o forse solo perchè sei stato fortunato.
Non lo so ma certe cose, un giorno, finalmente sono là.

Scalza


10 novembre 2008

Circo&Stanze

Dovrei dire tre cose. Una è un verbo, due sono soggetti se presi singolarmente e poi se li metti insieme possono diventare anche un unico soggetto che però non è più singolare ma plurale.
La cosa bella è che il verbo può essere accordato da un soggetto o dall'altro ma anche da tutti e due insieme.
Dovrei ma non ho voglia. Le cose belle & meravigliose è meglio lasciarle canticchiare in sottofondo come quella musica che si mette nei film dove la gente si bacia, fa l'amore, cammina sotto la pioggia, litiga per fare la pace, guarda da una finestra una macchina che passa perchè dentro quella macchina c'è qualcuno che ha gli occhi verdi e un sorriso bellissimo che assomiglia al sole d'estate quando cammini in mezzo al grano e ci sono anche dei fiordalisi ma non c'è nessun contadino perchè sono tutti alla fiera di un paese lontano e quindi nessuno che si arrabbia e tutti sono felici.
Un po' come me.
Scalza

6 novembre 2008

Beh-andomi

Molto probabilmente è giusto comprendere ogni mio possibile spazio in ogni tuo possibile spazio. In quell'intersecarsi che a volte mi sembra una danza, a volte una rincorsa verso una possibilità deliberata per estrazione di un caso che certi chiamano destino.
E ritrovando immagini riflesse in questi spazi interposti, mi affaccio nella dimensione universale di un tempo dove l'eternità si mostra nella levità di un bacio che hai voluto scordare solo per avere ogni volta la possibilità di ricordarlo, vivendo.

E forse è questa tua istintiva praticità che mi conforta.
Semplicemente o no.

Scalza

Ho unito ordini sparsi




Il vero problema è che quando sorpassi quei momenti ragionati, capita che nel momento in cui rallenti, questi tornano e si affiancano lavorandoti a dovere.
Così ripensi al ripensamento che hai avuto nel ripensare che non avresti dovuto averlo e ti annoti su un biglietto depositato nel tuo cervello che dovrai agire facendo questo e quello.

Peccato che poi si intrometta il cuore, la musica, certi guardare e un certo modo di fare che poi, sinceramente mi chiedo dove cavolo è finita quell'acida ironia con cui condivo l'insalata che era nell'orto quando non sapevo che maramao giocava a fare il finto morto.

Che se l'avessi saputo, mica l'avrei usata. Of course.

Scalza

Ripensando a un ripensamento




Resisterò alla tentazione di andare di là a cucinarmi un panino con quei rossissimi pomodorini che mi ha regalato P* solo perchè poi, mi dovrei lavare di nuovo i denti.
Ma saltare la cena non mi fa bene, lo so.
Il mio stomaco si lamenta di tutta quella roba che ci metto dentro solo perchè fa volume e serve a zittirlo.

Un po' come fanno certi uomini quando ti fanno regali e non è la tua festa ma, poco prima di spacchettare quella roba là con quell'intensità del ritrovato stupore, meditavi al metodo da usare per creare del sano ma veramente istruttivo dolore.

Scalza

31 ottobre 2008

So sweetly



Me li ricordo quei venerdi che uscivo presto dall'ufficio per aspettare chi arrivava sempre troppo tardi e quei finti manicaretti che neppure sapevo cucinare, si s-cucinavano tutti. Ma tanto non si mangiava quasi mai perchè c'era altro da fare.
Adesso esco tardi dall'ufficio, non mi passa a prendere nessuno e quasi quasi, me ne andrei.
Nella notte che chiacchiera con quei riflessi sulla strada che s'impregnano di quelli che passano, dei pensieri che fanno, in quella dolcezza che è lasciarsi andare cullati dalla mancanza di impegni stabili, di umori variabili, di frequentazioni dovute e di cambiamenti registrati agli atti di quello che un po' è dovuto e un po' no.

Tanto tu arrivi tardi e io sono anni che non cucino più.

Scalza

Il limite del tassello




Ognuno ha i suoi limiti.
Io ho quello là. Ed è inutile fare facili previsioni quando poi mi regali delle belle mensoline con quella faccia là, appositamente per crearmi la dipendenza dalle tue trapanature che mi eviterei senza pensarci troppo, ma poi mi viene quella voglia là perchè effettivamente una bella mensolina dove posizionare robe inutili, fa sempre comodo.

Je le sais.

Scalza

28 ottobre 2008

Proferirò nell'avanzamento rallentato dal disagio evidenziato




Se io ero un maschio e tu una femmina mi avresti amato lo stesso?
Io si.

Scalza

Senza approfondire dettagli




Però, oggi è anche il compleanno di quella donna che ho un po' mal sopportato quando mi diceva questo e quello e che oggi ben sopporto perchè mi mancherebbe il suo esserci, in quel modo che poi alle fine tutto sommato è l'abitudine che riporti in quel tempo che:

1) prima osservavi statico ed assente, cercando di accellerare o decelerare i suoi flussi e riflussi;

2) poi riportavi per la distanza che ne avevi nella posizione eterna che assumono quelli che non vogliono più appartenere al concetto perchè l'essenza ha un gusto migliore;

3) dopo ti ha accompagnato in quei giorni che fanno parte della composizione atomica di cui sei fatto e tra quegli spazi che formano i vuoti pieni di quello che sei, puoi anche danzare in mezzo alle stelle mentre il sole espande la sua forza verso di te.

Altre cose, le so. Ma non le voglio ancora dire.

Scalza

Con qualche virgola è meglio




Si sto bene a parte l'arretrato di sonno che accumulo senza mai riuscire a smaltire come le pratiche sulla mia scrivania che si sono già fidanzate più di una volta, separandosi dalla loro destinazione oggetto di una vita che comunque passa anche se qualcosa resta. Come quelli che dopo un tot di tempo che loro quantificano nel giusto e tu non sai dire perchè, ti fanno uno squillo per sapere se hai cambiato numero, ci sei, esisti, parli, vivi, canti, dormi, sogni, ti vesti e ti svesti, baci qualcuno o forse innamorata del mondo resisti a guardare gli orizzonti mentre ti sciogli le trecce perchè la notte è bello restare senza nessun legame.

Ora, questo, lo so.

Scalza

27 ottobre 2008

Benvenuti Tesorylli




Ho una bissata ziabilità, il che rende questo piovoso lunedì un giorno raggioso.
E poi sono convinta che insieme faremo grandi cose. I love You.

Scalza

24 ottobre 2008

Je te chéris




Mi sono dimenticata gli orecchini sul comodino perchè ti stavo pensando. Anche se eri là che mi guardavi e non avrei dovuto fare due cose insieme per te. E' un po' troppo impegnativo, forse.

Per il mio cervello, of course.

Scalza

லவ்

உஎலஃஉஎ சோஸ்




டோவ்ரெய் டிரே ச்சே தி அமோ ம ஹோ அங்காரா புற டி ஃஉஎல்ல பரோல எ போர்ஸ் நான் சோனோ அங்காரா இன் கர்டோ டி ச்பெசிபிகாரே ச்சே டுட்டோ சொம்மடோ ல்'அமூர் è உன் பெர்கோர்சோ ஃஉஅஸி சேம்பர் இன்டிவிடுஅலே ச்சே நேக்லி அலற்றி தரோவா ல சுபட ச்பெரிமேண்டஜிஒனே. தி செம்பர ச்ற்றனோ ம சோனோ பாட்ட காசி எ நான் வோக்லயோ பென்சர் ச்சே டுட்டோ ஃஉஎல்லொ ச்சே ஹோ பாட்டோ பினோரா எ சட்டோ இனுடிலே அச்சென்சோ இம்ப்ரடிகோ.

ச்கால்ழா

ச்பெரிமேண்டலி

சே திரி உன் ஏலச்டிகோ சை ச்சே லே கோஸ் நான் வேங்கோனோ எ காசோ ம சோனோ ச்பெசிபிகாடே த உன்ன வோலேரே ச்சே சி ஈஸ்ப்ரிமே பசிபிகாமேண்டே காண் ஃஉஎல்லொ ச்சே செய் து.

ச்கால்ழா

22 ottobre 2008

Riportati al limite




Lo sai che ti aspetto.
Con gli occhi chiusi e questo bisogno intimo di ascoltarti negli spazi atomici che per precipitazione di questo piano terrestre, mi rappresentano.
Lo sai che ti aspetto.
Anche se non te l'ho mai praticamente detto.
Ed è solo un fatto di impossibilità pratica. Lo sai.

Scalza

Riproponendo avvicendevolità




Perchè le braccia scivolano lungo i fianchi e mi accorgo che certi pensieri volano.
Condivisi senza parole, tanto non servono più.
Sarà avvicendevole ma non so che fare di questo tempo che avvolge le bolle di sapone che sorridendo faccio mentre nell'acqua della vasca resto.
A comprendermi in questo bisogno stantio di restare a parlarmi e forse non è importante ma mi sento ritrovata in questo totale disperso che circonda lo spazio che resta a separarmi da te.

Scalza

Voracemente abbinati



Dovrei capire perchè poi alla fine mi ritrovo sempre a pensare con quella tenerezza che c'è nel donarsi liberamente?
Credo di no.

Scalza

21 ottobre 2008

Doverosi in possibilità


A leggere i giornali c'è poco da stare allegri.
A me, per fortuna, lo leggono perchè ho un c.d.g. e non posso sprecarlo così.
Sono ancora single, devo occuparmi di cose più importanti.

Ad esempio stamattina ero indecisa se mettere il rossetto o il lucidalabbra. Così non ho messo niente e ho la bocca in perfetta nudità.
Potrebbe essere pericoloso, ma non per me.

Scalza

20 ottobre 2008

Dichiar_abili




Comunquando, per restare nell'espressione di fatti naturalizzati con le circostanze che mi appartengono, voglio precisarmi.
Come quando ripassi la linea dei contorni di quei disegni che fai mentre sei al telefono e un chissà quale consulente ti racconta delle cose a cui risponderò che non mi interessa a prescindere dal perchè. Perchè la precisazione è fondamentale nell'espressione di un concetto importante.

Certe evoluzioni non mi piacciono per niente.

Scalza

I want Your Love




C'era un virus nel mio pensiero. Si era annidato tra il files che parlava di te e quello dove ho registrato C* che mi raccontava del suo ultimo anno. Gli assomigliavi ma forse è il contrario solo che lui l'ho conosciuto prima e diventa un termine di paragone logico, mentre tu sei quello a cui forse paragonerò altri elementi vissuti o forse resterai incomparabile per scelta o effetto di una non so quale proprietà.

Eppure certi virus malwareggiano sopra il possibile incontrandosi con le foglie seccate che ho messo da parte per i bigliettini di auguri di fine anno. E non lo so perchè sto già pensando alla fine dell'anno con un'esagerata e troppa fretta. Questi anni che praticamente non sopporto +.

Anni invani, sciocchi e pretestuosi come le parole che volano tra le frittate fatte e i caci senza maccheroni. Parole inutili che tutti sanno. Peccato che non le capiscano mai.

Scalzi

il cielo è sempre più (o meno) blu

Nell'effettivismo mi sono sempre trovata bene.
Scalza

17 ottobre 2008

Time 4Y




E' relativamente tardi perchè non ho fatto relativamente presto.
La relatività non è che si può minimizzare senza capire che prima o poi arriverà quel momento dove sarà massimizzata dalle considerazioni che incombono sul reale.
Dovrei spiegarlo ad A* che sorride quando gli racconto la verità e tanto non mi crede o sottovaluta l'insiemistica con cui potrebbe realizzarsi una stimata probabilità.
Dovrei spiegargli anche la negazione appostata sulla relatività. Ha un senso diffamatorio che condiziona l'avidità con cui si nutrono certi esseri che per semplicità mi piace definire "cretini".

Scalza

15 ottobre 2008

So stronglY




Anche stamattina mi sono svegliata.
Peccato perchè stavo ballando la samba con dei bambini mezzi sbracati che ridevano mentre sculettavano tutti avec moi. E mentre mi lavavo i denti mi sono guardata allo specchio e dentro l'iride ho visto un fiore che si apriva e dentro c'era un piccolo pianeta tutto blu che girava intorno a un sole tutto giallo a pallini rossi, che ruotava danzando insieme a una galassia in un universo tutto pieno di stelle luminose.
E mentre viaggiavo sulla mia amica automobile, ho sentito una canzone che mi ha fatto innamorare di una signora che ha attraversato la strada sulle strisce che erano zebre e poi è passato un leone che mi ha guardato e ha un po' ruggito. Ma io ho sorriso perchè stamattina ho messo la gonna e i leoni li addomestico così.

Scalza

14 ottobre 2008

Ciao papà




Ci sono uomini che come farfalle viaggiano nelle linee di questo tempo a colorare i mondi grigi.
Altri sono colonne, stabili e preziose all’equilibrio di quei germogli che nascono ai loro piedi.

Ci sono giorni dove i ricordi sono vivi, come se il tempo non fosse mai passato.

Scalza

8 ottobre 2008

babbeh




Mentre tornavo a casa e quei cosi che non mi piace il nome che hanno, facevano flic e floc perchè pioveva e qualche goccia si lasciava morire sul vetro della mia macchina, ho pensato senza pensare.
Come mi capita quando vorrei che le cose che mi hai detto e mi hanno fatto sorridere perchè erano belle, mi potessero restare dentro per un tempo indeterminato nella determinatezza del tempo che non ho.

Certe cose si preferiscono per piacere, approssimazione positiva et levità.

Scalza

Change the world


Pensandoci bene non ci ho pensato affatto, però, tutto&sommato qualche volta uno deve agire nell'impulso altrimenti resta tutto un po' costruito e poco sensibilizzato a quella che è la verità.
Forse per questo mi porto dietro quei barattoli come forse facevano nelle macchine con scritto just married e non è che li ho mai visti davvero, però nelle barzellette c'erano. Un lui, una lei, una scritta e tanti brum brum che disegnati sembravano meno gravosi.
C'è da dire che prima o poi mi addomesticherò a quelle robe che ora sguardo con quelle smorfie che forse sono la ragione della mia mancanza di rughe anche se a me, confesso, piace invecchiare. Perchè mi sembra di diventare una che sa di più di una che ha vissuto meno di quello che sono arrivata, perchè io ho vissuto quello che ho vissuto anche se non sapevo (fino a stasera) cosa era una escort. Però so che due più due fa quattro e quindi mi considero dispensata da tutto il resto.

Scalza

6 ottobre 2008

Gnammerizzare




Una volta ho fatto un pollo alla cannella che se lo ricordano tutti.
Perchè non era piaciuto of course.

Poi ho imparato che il pollo non va speziato perchè è un animale delicato, fragile nella sua identità, non sa quello che vuole e perchè lo vuole.
Il pollo va appena scottato e poi gnamizzato senza troppe sbrodolerie.
Il pollo non deve neppure rendersi conto di cosa sta capitando perchè fa chiasso e il chiasso mal di addice alla gnammazione.

Ma ci sono polli e polli. Questo va capito subito.

Scalza

5 ottobre 2008

S(eppure) dis(sento)

(cioè)
 
Non so come capita che certi dispiaceri colgano l'essenza del risultato, operato dalla sottrazione di quelle sommatorie che viaggiano, in percorsi che appartengono per scelte. Anche quando non sono state fatte.
E mi spiace accompagnare il riconoscimento dell'attivismo neuronico alla sottovalutazione di quello che dovrebbe essere l'input di un agire.
Forse perchè uso eccessiva gentilezza o nell'apparire di me scorgi solo quella femmina che sono e neppure mi spiace, intendiamoci. Tuttavia gradirei, a volte, una meno induttiva soppesabilità.
 
Scalza

2 ottobre 2008

Il cacciatore uccide sempre (il) giocare




Sono in quella fase dove le canzoni parlano di me, anche se io a quei cantanti là le mie cose non le ho mai dette.

Ed è un peccato che in un periodo così brutto ci siano delle cose così belle.
O forse è una fortuna perchè così questo brutto che c'è non è tanto brutto perchè abbellizzato dalle cose carine. O forse è perchè ho scelto di divenire UNO, di essere nel campo e nel campo c'è il bello e il brutto che danzano insieme per insegnare a scegliere, ad essere, a vivere.

E a me, piace tanto vivere.

Scalza

variazione titolo su gentile segnalazione di Sblogged