28 giugno 2008

Carbonica_mente


L'onestà di una percezione soggettiva è spesso cognizione di terrestrità.
Per fortuna io abito su Urano.

E rubo amore nei sorrisi perchè sono un'osservatrice scientifica e devo rapportare costantemente la qualità di quella natura che nel carbonio trova la massima esaltazione. Si chiama umanità e mi piace tanto.

Scalza

Quantismi

Tu mi piaci perchè non mi hai mai detto quelle cose belle&esagerate che certuni/e dicono con quella facilità dell'impossibilità realistica, semplicemente sottratti dal sostegno e sommati all'inutilità che soffrono. Una volta mi sarei rammaricata, ora so che è un fatto di scelta e preferisco la distanza.
Eppure la mancanza del tempo che vivo non si può dimenticare, anche se mi distraggo, sono cose che so, conosco, ricordo.

Scalza

Every day


Che bello un blog senza messaggeria che ti lascia nella libertà di pattinare tra le parole come se fosse una lastra di ghiaccio o una pista di skate che puoi semplicemente evoluzion-are.
Come piace a me, mentre penso un po' a te che forse stai cercando di capir-mi o semplicemente di conquistare qualche attimo di questo tempo che fugge nelle incombenze che separano senza chiedere il permesso.
Quelle parole sono come piccoli fiori che lasciano petali nel vento e poi viaggiano, come polvere di stelle e si posano nei sogni di bambini dal cuore di cristallo mentre la logica del profitto tace.

Scalza

25 giugno 2008

Sopravviverò, non temere

Oggi è stata una giornata schifosa con il copia&incolla.
Di quelle che ti capita una cosa schifosa e poi chiami Tizio per raccontargliela e lui ti racconta la sua. Così mezzo consolato ma non sfogato, chiami Caio e ripeti la trafila anche con Sempronio.
Tutto sommato, adesso mi sento più che mezza consolata ma senza valvola di sfogo.
Come quelle teiere che stanno per esplodere ma non fischiano perchè non hanno l'uccellino fatto di plastica che ti avvisa del pericolo che incombe. Tutto per colpa di un trasloco mai finito perchè sono rimasta metà là, metà su, metà giù. Ammetata senza fischio e in bollitura espansionale.
E forse un giorno esploderò.
Come un big bang, un tuffo di cometa, un riporto di felicità in un'isola di deserto, un fiore che nel fiume viaggia per portare semi in una valle che ancora non c'è.

Scalza

23 giugno 2008

Imbarcati


Futur_ama

Se neppure R. riesce a farmi alzare la pressione, temo che dovrò chiedere un miracolo a qualche santo. Ma potrei anche chiederlo a un extraterrestre, perchè ho letto da qualche parte che si può credere a chicchessia, in ogni modo e senza un perchè.

Questo è il risultato dei tempi che cambiano. Questo è il risultato dei tempi che cambiano l'uomo che cambia il tempo cambiato da chi?

A volte, me lo chiedo

Scalza

19 giugno 2008

Pulsatilla

Comunque, mentre mangiavo un gelato ho pensato che certi gusti non li ritrovo più anche se nei baci a volte mi disseto di più.
Come se avessero meno sapore, forse per l’artificiosità di certi aromi che dissaporano per ovvietà, nell’infiltrazione che si crea in quei dubbi che permangono a raccontarmi favole.
Così, da quando mi hai lasciato, il pistacchio non mi piace più.

Scalza

-emendati +sicurezze


Però, le speranze servono a collegarsi alla realtà che vivo e che forse non vivrei, se potessi sceglierla come se fosse una maglietta che mi infilo sopra la pelle ancora calda delle notti che passo.
A volte con te, che ancora non mi sorridi guardandomi e senza guardare viaggi, forse proprio verso di me che sorrido senza guardarti perché fondamentalmente, il tempo non c’è.

Scalza

Truck&Down


C'è da dire che certi giorni mi sembra di aver capito tutto ma so che non è così, molto probabilmente questa sensazione è solo una mia piccola straviziosa illusione che mi serve per sorridere a quegli uomini che certi giorni, quando mi sembra di aver capito tutto, mi sembrano meno intelligenti di quello che vorrebbero far credere a certe donne che nonostante pensano di sembrare capite su tutto, molto probabilmente non hanno capito niente.

Scalza

Pratiche d'ammor[tamento]

Stamattina mi sono svegliata con il mal di testa ma poi, mi hanno detto che non avevo la testa e così ho pensato che molto probabilmente se non avevo la testa, anche il mal- non poteva essere con me ma era là, disperso nel cosmo dell’interspazio.

Se qualcuno la trova, spero che me la riporti. Un po' mi manca.

Scalza

9 giugno 2008

Cikala Itka

Pensavo che mi piacerebbe essere un piccolo fiore di ciliegio, in un giardino di un Saggio.
Mi piacerebbe sentire le sue mani sfiorare i miei petali e il suo sguardo gioire per la bellezza.
Vorrei che il mio profumo potesse giungere delicato nelle sue narici mentre guarda il tramonto.
Vorrei restare nel suo ricordo come un piccolo fiore che ha scelto di mostrare perchè era già stato dimenticato.
Scalza

Summer Wind


Per fortuna sono ancora figlia dell'ironia, ma sono diventata più dolce. Lo so perchè mi dicono cose carine, gentili e un po' appiccicose come lo zucchero di quelle gommose giganti rose e bianche che quando le mangio mi viene un po' il nervoso. A me la dolcezza fa un po' così, è una cosa insita nella mia personalità ma un po' sono cambiata, perchè non maltrattalizzo più chicchessia.
Una volta trattavo tutti a pesci in faccia, ero più agguerrita sulla posizione della mia identificata verità. Adesso invece sorrido e mi allontano come quegli elastici che si allungano e poi magari tornano di nuovo di là. Oppure si spezzano. E restano elasticizzanti lo stesso ma per distanze più corte, più minime, più vicine al punto di partenza preso come distacco momentaneo.
Così stamattina mentre guidavo ho pensato che se si spezza ancora un po' quell'elasticata reazione che ho, divento un tipo indicibilmente ravvicinabile.

Forse quest'anno mi fidanzo. Maybe.

Scalza

Soleil

Questo è uno sfogo censurato.

Gnam



Se tu fossi qui, molto probabilmente, ti mangerei.
Ma essendo che non ci sei, mi accontento di una mela.
Che poi, chi si accontenta gode e quindi, va bene così.


Scalza

7 giugno 2008

PerderSi

Senza dubbio mi piace la fondamentalità.
Quella che opera senza troppa ragione a monte e a valle raccoglie consensi emotivi che restano ad illuminare il mio sguardo che, a volte, riflette anche te.
 
Forse per questo sei più bello?
 
E mi piacerebbe tanto innamorarmi cioè lasciare andare il cuore come quando lasci che una pietra rotoli da una piccola discesa anche se non sai se saprà fermarsi prima del precipizio. Pur sapendo che la pietra che cade non può farsi male, in quanto è una pietra.
Ma tu saprai raggiungere la pietra in fondo al precipizio?
 
A volte è anche una questione di affezione, affezionamento, affezionabilità.
 
 
Dovrei om-eggiare di più.
Chiudendo l'introversa ricerca di comprensione ed aprendo spazio all'essenziabilità. Riportando quell'ordine che manca di ordinarietà ma travestito, si organizza nel tuo intorno precisando spazi in quel modo che poi, non so dire di no.
 
Ed è solo una questione di piacere, piacevolmente, piacevolità.
 
 
Scalza

6 giugno 2008

Interessazionabilmente evidenti

Chissà come si chiama quel punto che c'è tra qui e là. Mi piacerebbe esserci e sdraiarmi sopra o ballare mentre qualcuno strimpella un motivetto che anche se non so mi sembra di conoscere. Come quelle persone che incontri e saluti, poi ti metti a parlare insieme e rifletti sul fatto che quasi le conosci più del tuo vicino di casa anche se non sai come si chiamano e se usano il pigiama quando si mettono a dormire. Io ad esempio non lo uso, neppure quando fuori nevica. Però c'è stato un momento dove ho detto che lo usavo solo per essere compresa nella ragione di una normalità che non dovrebbe essere vestita come un monaco. Tuttavia non si può sempre spiegare tutto a tutti. Qualche volta è bello anche far finta di niente.
Cosa capita, capita.

Scalza

5 giugno 2008

Ily-cosità


Questo non è un post.
E' una prova di lettura amichevole.

Se riesci a leggermi, allora ci vedi bene e tutto funziona a dovere.
Se non ce la fai, vuol dire che:

1) il tuo sistema operativo è un balengo versione soft-ware
2) sei diventato miope (non mi interessa capire perchè)
3) mi adori e quindi sei accecato dalla mia frivolità (ti perdono per santità)


Scalza*

H A L L O


I telefoni servono a placare i sensi di colpa di chi non c'è perchè non vuole esserci ma vorrebbe farti credere che sarebbe li, se potesse.

Per questo odio i telefoni.

Scalza

Meteo_post

Qui piove a secchi ma i secchi li hanno dimenticati.
Per fortuna, ovvio.

Scalza

Amori di Plastica


Volevo essere più forte di ogni tua perplessità,
ma io non posso accontentarmi
se tutto quello che sai darmi è un amore di plastica

Eppure sai confondermi


Ma come posso dare l'Anima e riuscire a credere

Che tutto sia più o meno facile
quando è impossibile


Volevo essere più forte di ogni tua perplessità
ma io non posso accontentarmi se tutto quello che sai darmi è un amore di plastica


E pensare che ci ho creduto tante di quelle volte che forse ho perso tutti i bonus validi e mi sono rimasti spiccioli che tanto nelle cabine telefoniche non bastano più neppure per prendere la linea ma tanto non saprei che numero fare e che voce sentire. Mi piacerebbe ascoltare un'Anima. Non mi serve il telefono.
Mentre fuori piove e nella strada passa un fiume d'acqua che sembra la strada di quelle lacrime che scivolate, sono andate via. In quei giorni dove c'erano quelle cose pesanti e difficili che nessuno può sapere se non ha quelle mani, quegli occhi e quei ricordi che come i mozziconi di sigaretta, resistono alle stagioni, indifferenti allo sguardo di quelli che dicono che fumare fa male. Chissà se l'hanno mai fatta qualcosa di sbagliato, per sentire quel dolore che è una scusa per lasciarsi andare mentre la giostra gira, le macchine passano e le pozzanghere riflettono quel mondo che va al contrario perchè quello che va giusto è dentro quelle immagini riflesse. Le guardo sempre e cerco di capire se l'altra che sono è più felice di me, se c'è nel cuore un percorso senza riporti e fragili incosistenze date solo per abitudine e ingenuità nel credere. Sembra tutto uguale ma c'è più cielo, più aria, più amore.
Se sapessi come entrarci, sarei già andata via.


Scalza

4 giugno 2008

E se piove?


Body Movin'--------------------->

Tranquyllyty'S

Il fattore T è diventato raro anche se qui, a ben vedere, si assomigliano tutti e parlano anche la stessa lingua. Nei movimenti dei cieli che sorpassano il tempo che si assottiglia un po', io guardo. Occhi insonni che colorano quei momenti inutili che potrebbero essere appesi a uno stendibiancheria in ogni stagione, tanto è lo stesso.
Però se l'insonnia sogna, ci ho pensato, bisogna ravvedersi e cominciare a ballare.
Musiche che non ho mai ascoltato perchè non le sentivo nelle questioni enzimatiche, pigre e risolute a ripetersi nell'abitudine.
Poi un giorno un anticorpo si è fatto avanti e mi ha detto tutto.

Così sono rinata.

Scalza

3 giugno 2008

Ode a li mannaggia a quelli là

Lo studio di settore non settorializza un cavolo.
Ma il tempo perso me lo pagano, quindi sto zitta e procedo nell'inutile.
 
Tuttavia la mia coscienza si altera e sgrugnisce sgronfiando e mentre sgrunfia, mastico cicles alla fragola.
E mentre mastico, lo sgrunfiamento sgronfia l'addominalità che poi per paradosso mi si indurisce la piattitudine ma nell'insieme duole lo frate stomaco e quello era duro un tempo, adesso è trippa fritta.
 
Ode, per cui alì mannaggia a quelli là.
 
Scalza

2 giugno 2008

erano anni...

...che non mi capitava di conoscere una persona normale e forse mica ancora lo so, però mi sembra così ed è una cosa bella. Che non mi fa innamorare, pensare, desiderare, svogliare, immaginare, sculettare, smorfieggiare.
 
Forse è un miracolo quando riesci ad ascoltare quello che dice una persona senza pensare a quello che devi fare dopo, domani, tra un mese, il prossimo anno. E poi ti viene da rispondere con mezze parole che però sono arrivate, così come le avevi pensate. E guardando con la pazienza di chi ha già visto, aspettato, annoiamentato, rilevato con la statistica e la probabilità, ritenti trappole a ripetizioni che però non scattano perchè quel cervello che ti sta ascoltando è vivo&vegeto e ti parla con gli occhi dentro la bocca e la bocca nelle orecchie e tutto sommato, potrebbe anche essere che sei finito in un sogno lucido.
 
Ne ho sentito parlare, certi li ho anche raccontati ma quelli che mi facevano paura non li ho voluti ricordare e poi, altri, li ho lasciati da parte perchè ho anch'io il mio pudore. Che si muove mentre sto ferma e si ferma quando mi muovo. A guardare le cose che mi sfuggono per ovvietà o perchè erano minime come le briciole su un tavolo che si raccolgono con la mano distrattamente, per fermare un attimo che non c'è mai stato.
 
E mentre guidavo verso casa, ho visto grano piegato dal vento e dalla pioggia. Come me.
 
Scalza