29 agosto 2008
Accedere all'impulso d'accantonate possibilità
Per fortuna ho due emisferi nel mio cervello.
Questo mi consente di potermi occupare di due cose differenti, in un momento identico. Ed in un certo modo il mio tempo si raddoppia, aumentando la dimensionata proporzione del mio agire nei confronti dello Spazio che osservo mentre mi guarda.
Questa cosa l'ho appresa da G. che era plurifidanzato. Quando l'ho capito ci sono rimasta un po' male e gli ho chiesto perchè.
E lui mi ha detto "la visione del Reale è ispirata dalla capacità di vivere il multidimensionale".
Credevo che fosse una scusa originale e poi ho capito.
Così, ampliando la percezione della mente su due livelli, provo a scorgere nel mio Reale che c'è.
Scalza
28 agosto 2008
Vedi che mi ricordo ancora di te ?
Fondamentalmente, la tensione è inutile se non fa nascere quel fiore che poi diventerà il seme.
E caduto nella terra, trasportato dal vento, da un insetto anche-se-brutto, porterà il suo sapore tra le labbra di chi ha già capito tutto o sta cercando qualcosa, che cammina con due piedi, forse viaggia anche in tram e magari certe vola.
Sopra delle nuvole, in mezzo a dei campi dove il grano è maturo e i fiordalisi crescono ancora.
Poi, torna a casa e racconta una storia.
Quella che sa.
Scalza
Magnificenza e perdono
Dicevi che mi conoscevi e poi, trovandomi, hai detto che non sapevi più chi ero.
Dicevo che avevo capito tutto di te, e poi guardandoti ho pensato che non ti avevo mai visto.
Scalza
Scalza
Entranti dopo l'uscita
Mi avevano abbassato il volume delle mie cuffie e non sentivo la musica che mi piace sentire.
Così per un attimo ho pensato che ero diventata sorda, che può anche capitare.
Tipo quella volta che M. mi parlava simulando con le labbra le parole e io non capivo perchè non lo sentivo e lui pensava di farmi uno scherzo. Però io sentivo la mia voce e quindi ho immaginato che non ero sorda ma poi mi è venuto un dubbio. Che forse non sentivo solo il suono in entrata mentre su quello in uscita non c'erano problemi. E quel dubbio mi ha creato la divergenza nel mio ascolto, di cui poi, per fortuna, mi sono avvantaggiata.
Scalza
Ascoltavo : New Shoes - Paolo Nutini ***
27 agosto 2008
Sulle cose che arrivano da dove non so
Sono in fase di auto-apprendimento.
Mentre sviluppo un piano di progettualità, disegno con matite appuntite linearità che s'arricciano come certi pensieri.
Arrotolati sullo stelo di un soffione, tra le gambe del gatto, sotto l'orologio a cucù.
E poi ho letto che la Terra sta rallentando la sua velocità di rotazione.
Allora perchè il tempo sembra non bastare mai?
Dovrei, nel caso annoiarmi. Per esempio, dovrebbe avanzarmi una manciata di minuti per restare a guardare Giove sul balcone che s'affaccia sopra una rosa mal potata che, offesa, non fa più fiori.
A volte ci parlo, a volte la guardo e bon.
E poi ho letto che su Marte si sta formando un'atmosfera e che i ghiacci si sciolgono tra grandi foreste. Mi vengono dei dubbi.
Per fortuna, il tempo è poco e non basta mai.
Scalza
26 agosto 2008
Un pò e un pò
Quando torno dove non sono mai stata
Potrei considerare alcune semplici priorità, ma tergiverso perchè sono brava a farlo.
Potrei, ma nella consider-azione della priorità sono meno brava che nella tergivers-azione.
Anni di allenamento, quasi olimpionica nella specialità suddetta e praticata più per difetto che non nell'espressione di una capacità riconosciuta nell'abilità di uno spostamento che i più faticano ad immaginare e i meno, rapiti, restano a guardare cercando di vedere.
Potrei considerare, vero. Ma resto nel tergiversare, perchè nell'opinione rimango spostata sulla mia ragionevolezza e d'altrimenti non vivo, non so stare, non riesco a sopportare.
Questo lo so. Il resto, no.
Scalza
25 agosto 2008
Ing.enerosi
Per legge, bisognerebbe fare tutti un bel riposino.
A certe persone, la pausa pranzo fa male.
Forse perchè devono pagare il conto...
Scalza
Di trovar [ti]
E riconsiderati i termini di quelle tappe sociali che C. spiegava così bene, per giustificare il suo assenteismo sentimentale, sono tornata bambina.
A correre, su quei prati che umidi del cambiamento si posano nella dolcezza di un Settembre che innamora il mio cuore. In quell'isola felice dove penso e poi sorrido guardando il Reale con un taglio diverso.
Alzando la prospettiva, posizionata instabile per godere dell'ampiezza di un movimento più profondo, più intenso.
E resto qui, senza parole, per te.
Scalza
Per perdermi concessa al limite
A me non piace il navigatore ma qualche volta, quando guido la macchina del capo, lo accendo.
Mi piace andare nella direzione opposta a quella che mi dice ma poi, uno si perde anche per ritrovarsi, cercare nuove rotte, incontrare universi paralleli, nuova umanità.
La speranza c'è ancora. Per fortuna.
Scalza
Mi piace andare nella direzione opposta a quella che mi dice ma poi, uno si perde anche per ritrovarsi, cercare nuove rotte, incontrare universi paralleli, nuova umanità.
La speranza c'è ancora. Per fortuna.
Scalza
Aspetterei probabilmente, tutta la Vita
Probabilmente, quelli che oggi sono tornati non sanno che c'erano altri che già erano là, dove loro arrivano.
E nonostante questi racconti favolosi di cose che sono successe e di cose che sono state fatte, nell'esorbitanza e nell'entusiasmo che ascolto, mi viene da considerare che nell'effettività l'entusiasmanza a volte risulta disturbativa della quiete pubblica di quelle sane giornate di noia.
Fatte del tran-tran che a volte viaggia anche in tram.
Fatte di code e di quell'attesa di uscite serali che quando poi torni, nello specchio osservi e in fondo già lo sapevi che gusto avrebbero avuto.
Ma in fondo speri, come quando cammini tra gli scaffali del supermercato cercando preparazioni che non siano state condizionate da aromi.
Perchè i condizionamenti, in fondo, sono il vero problema.
Je le sais.
Scalza
22 agosto 2008
Sarà perchè ti amo
E in un men che non si dica [più], sono tornata ad ipsilonare.
Sarà settembre, questa pioggia noiosa, l'ufficio deserto, certi sogni che faccio.
Dovrei considerare anche qualche evento negativo che scolora certe giornate, ma l'atteggiamento è ormai variato e poi ho visto i miei transiti. Sono tutti positivi.
Quindi dovrei essere sul polo Sud.
Magari riesco a scorgere Nibiru.
Scalza
Transitati più in là
Mi sono ricordata.
Quando le pannocchie (mais) è alto, e dai campi non si riesce ad intravedere più in là, mi ricordo di quei film dove i bambini si perdevano perchè giocavano oppure qualcuno li inseguiva, e di quella volta che mi sono persa anch'io perchè volevo che non mi trovassero, visto che stavo giocando a nascondino.
Lo scopo è quello di non farsi trovare ma spesso a volte, per non farsi trovare, uno rischia anche di perdersi.
Scalza
21 agosto 2008
Io, la travisatrice
Se sapessi travisare, molto probabilmente non trasalirei spesso.
Salire tra i tra non è roba pratica. Devi essere un po' allenato altrimenti capitomboli. Ciò nonostant (yllo) ci son quelli che sboronano, credendo d'esser pratici e nell'insigna affibiata dall'incompetenza, si crogiolano.
Anche il CLB a volte mi dà la medaglia d'oro del miglior cuoco del mondo.
Eppure so bene che di culinaria so poco e niente.
La questione è semplice.
L'apprezzamento è una bella cosa. Ma è legato alla dimensione proporzionale della conoscenza di chi-colui-lei-it che lo esprime.
Si chiama "consapevolezza", altro non so.
Scalza
Inter-people
La mancanza di dialogo che sospende la comunicazione nella sostituzione di quella che è una presunzione di comprensione, non fa che danneggiare i rapporti interpersonali. Certe volte si tratta di danni richiesti per il cambiamento relazionale. Altre volte si tratta di errori che, con coraggio, sarebbe proficuo ammetterli per ripararli e tornare in una situazione di chiarezza e Verità.
Scalza
Appisolanti questioni sparse
Mentre bevevo il caffè, ho visto uno che faceva jogging.
Per fortuna al mondo non sono tutti pigri come me.
Saremmo là, in quel punto lì, ancora a pensare come fare per fare il da-fare.
Comunque forse faceva footing, perchè a me questa differenza ancora non mi è chiara.
Ma non m'importa saperla perchè fondamentalmente qualche dubbio nella vita occorre averlo, altrimenti uno si sente saputone e diventa antipatico.
Scalza
20 agosto 2008
Respect
I want to say something
Yuppy-Yuppy-Du
Certe volte mi accorgo che lascio le parole nell'incastro della gola, laddove forse la corda vocale incontra il pensiero e nasce la vocalità.
Certe volte la voce è bella d'ascoltare. A volte è meglio sentire, perchè l'ascolto è disturbato e quindi anche se la vocalità resta incastrata, si può sempre andare a recuperare.
Il modo io lo troverei, se volessi, se mi piacesse di capire meglio.
Però poi resisto perchè fondamentalmente non ho quella passione là. Ne ho altre, di fotografare fili d'erba che si muovono nel vento perchè è il vento che mi interessa, non il filo d'erba. Quell'invisibile forza che ti cambia, ti accarezza e ti rende ogni giorno un po' diverso e più simile a quel fondamento che è il "te stesso".
E se potessi, scenderei dentro quella profondità dove sono ammessa nell'imperscrutabilità di un tempo che non è ancora consumato. Come il gusto di certi cicles non geneticamente modificati, nello stesso sapore che c'era quando te li passavi di bocca in bocca per confermare la capacità di sentire. A volte crescere è un fatto di gruppo.
Però poi, quando penso che hai registrato la mia voce perchè ti piace, nel modo e nelle parole che ti racconto quando guardiamo Giove come se fosse una stella, sorrido. Come quando volavo in quel sogno che facevo e tu non c'eri ma c'era un campo di grano e nuvole bianche che correvano nel vento, come guerriere, come bambine, come cavalli bianchi selvaggi. Come me.
Scalza
Bjour
19 agosto 2008
Appostati appostantemente apposta
Il mio gatto è un viziato. Me lo annoto nel caso me ne scordassi per quella forma di amorevolezza che ti rende accecato quando vuoi bene a qualc-uno e finisci per scusarlo un po' qui e un po' là. Poi un giorno arriva la notte, con le sue stelle fioche e la luna bugiarda che però t'aiuta nella poca luce che fa, l'accecamento di quel movimento eliocentrico che fai passa et voilà: hai davanti tutta la vera realtà. Fatta di pesi e misure che erano finiti nelle tasche dimenticate.
Sono giorni tristi quelli là. Per fortuna io uso gli occhiali da sole anche se il sole non si vede perchè a volte ci sono le nuvole e a volte c'è quella roba spessa che sembrano nuvole e invece sono un chissà_chè.
Scalza
16 agosto 2008
approcci del quieto vivere
In quella forma di sperimentale esperienza che è la Vita, ho imparato che è meglio non parlare di corna con i cornuti.
Ti può anche salvare la vita.
Scalza
Ti può anche salvare la vita.
Scalza
12 agosto 2008
10 agosto 2008
il-limitanti disavanzi
Dovremmo considerare la gentilezza nel suo limite inferiore, anziché prospettare sempre grandiosità più immaginate che praticate. Quel limite a volte l'osservo distaccata e distante, come quando sul balcone guardo G. che passeggia nervosamente in direzione nord. Una volta avrei immaginato i suoi baci, ora ne osservo i passi cercando nella mia testa un motivetto che possa accompagnarlo serenamente. Perché è importante essere accompagnati. E questa è gentilezza, nel limite inferiore. Lo dico perché amo la didassica, of course.
Scalza
Scalza
8 agosto 2008
tiltità
Mi ricordo il caro vecchio vinile, che se si graffiava, saltava. E perdevi il seguito della musica, quella che veniva dopo. Il futuro.
Restando intrappolato in quel tratto vizioso dove le parole si ripetevano come una nenia incantata di una strega cattiva. Che un pò a dire il vero rimbambiva. E per andare nel futuro dovevi giocare di mano e salvare quel tratto come un fosso.
Ecco, io vorrei sapere due cose. Primo chi ha graffiato il vinile di questo tempo. Due perché chi fuma deve lasciare le tracce per strada. Sono mica tutti figli di quel maiale di pollicino?
Scalza
Restando intrappolato in quel tratto vizioso dove le parole si ripetevano come una nenia incantata di una strega cattiva. Che un pò a dire il vero rimbambiva. E per andare nel futuro dovevi giocare di mano e salvare quel tratto come un fosso.
Ecco, io vorrei sapere due cose. Primo chi ha graffiato il vinile di questo tempo. Due perché chi fuma deve lasciare le tracce per strada. Sono mica tutti figli di quel maiale di pollicino?
Scalza
6 agosto 2008
attutiti dal sospinto liberato (per virtù)
Dovrebbe essere facile, a questo punto, prevedere l'esito degli eventi. Il che mi ricorda antichi trattati di sacre geometrie dove la ricorrenza è figlia di una statica osservazione del vizio più ricorrente negli esseri umani: l'immobilismo. Così, i nomadi vantano l'evoluzione e il riscatto morale succede, come nelle antiche dinastie crollate dietro gli impeti di un popolo risvegliato. Capiterà che ci sveglieranno di nuovo e forse non sarà così tardi. E come dice sempre il clb, "potere ai piccoli!".
Scalza
Scalza
inside
In frontespizi di laterali annessi nei connessi spazi che condivisi stanno tra me e te, dilungo il pensiero che sta ad aspettare quei tempi là. Inarrivabili perché nei desideri creati. Mentre vai che poi, lo so, tornerai.
Scalza
Scalza
5 agosto 2008
summer time
Quest'aria leggera, il nulla che respira, un cielo che parla, una carezza che avanza e il vento sorride. Perché lo sa che questo è il tempo dell'estate.
Niente di più.
Scalza
Niente di più.
Scalza
1 agosto 2008
Ne me quitte pas
E chi ha preso, ha preso.
Chi ha avuto, quello che ha preso, se l'è goduto je pense.
Ma forse non era quello che voleva perchè certe volte si prendono le cose senza saperlo come se si fosse un po' cleptomani. Oppure ingordi.
Che si fanno le cose senza dar valore, ti insegnano quello. Del resto che valore c'è in quello che c'è?
Forse è un adeguamento al mondo come va oppure la ricerca di quella specialità che ancora non si è assaggiata e si vorrebbe assolutamente come se fosse l'aria buona da respirare. Una cosa del genere.
Scalza
Re:port[ami]
Approfitterò di questo mancato tempo per ripetere con un certo impeto che il gusto appapylla, quasi sempre. Anche se ci sono quelli che si lamentano di cuore sulle questioni inutili come fa R. quando devo andare via. Come se ci fosse un click che si attiva e lo desta alla reazione implicativa che mi sgomenta e mi rallenta nell'impeto con cui metto la marcia mentre viaggio sulla mia Y.
Vorrei riconsiderare alcune espressioni che ho trattato con superficialità ma poi mi accorgo che fondamentalmente è vero.
Quello che è stato è stato.
C'è poco da fare.
Scalza
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