23 febbraio 2009

Riaccogliere funambole proiezioni




Potremmo anche andirivenire su quelle questioni che ci aggradano per compostezza e risolutezza. Tuttavia la noia della scrematura mi coglie e mi vincola all'uso di quell'intelligenza variabile e un po' carezzevole di facili ironie che oramai si colgono in abbondanza.
Eppure c'è ancora una forma di ispirata speranza che conduce il mio movimento alternato come la corrente dei circuiti che circondano il mio vivere.
Ma se potessi fulminare chi mi è antipatico forse lo farei. O forse no.
Perchè tutto&sommato sono troppamente distraibile dall'altrità.

E bon.

Scalza

19 febbraio 2009

Di ciò che riguarda (noi)


Che ne sai in fondo del tempo che passa e che non è mai bastato per dire quelle cose che poi hai conservato nell'attesa di quel "migliore" che arriva solo perchè tu cambi, cresci e trasformi quell'identità che un giorno era yllosa e un mattino ti accorgi che è. Senza commentari intorno a definirti e descriverti che non ce n'è più bisogno.
E non importa se ti hanno ferito, tradito, ingannato con quella pochezza che è di chi l'ha fatto per attrarre la tua attenzione. Perchè tu eri distratto dal movimento dell'acqua, dei cieli mossi dal vento e da quell'Amore che ti insegue nell'esistere che c'è.
E non ti importa più se quelli con cui parli non ti capiscono anche se sarebbe bello per non sentirsi impossibilitati da quell'ipotesi di cambiare il mondo che ancora accompagna i ritornelli che canti mentre torni a casa, la strada è quasi deserta e le stelle sono tutte accese.
A raccontarti di quella bambina che nel buio ascoltava il silenzio, di quel giorno che sei rimasta ad aspettare una telefonata che non è arrivata più, di quella notte che non hai dormito perchè credevi di amare e poi hai capito. Che l'Amore è differente dal contesto che osservi nella specialità che vuoi essere e sei per dimostrare all'esperienza della Vita che hai capito quello che sai. Ma l'Amore è davvero quel tutto che poi si estende e si rialza quando tu aspetti mentre l'orologio corre e i giorni passano, mentre i tuoi capelli s'allungano e si accorciano, mentre i tuoi sorrisi diventano l'espressione semplice con cui ti accosti al mondo. Perchè l'Amore resta anche quando vai via, ti aspetta anche se è tardi ed è già là quando è presto e tu pensi che non ci sia perchè tutti dormono e i sogni come vapore viaggiano sulle linee degli orizzonti di questo tempo che non è.
E' solo questo quello che volevo dirti. Di me, di te, di noi.

Scalza

17 febbraio 2009

Easy like sunday morning




Stanotte ho sognato un prestigiatore che voleva usarmi per le sue prestigiature ma io ho detto di no. Poi c'era una ragazza che voleva farsi una foto con me perchè mi aveva riconosciuto e io ho detto di si. E quando sono arrivata davanti l'uscio di quella casa che non è mia, non è tua e chissà di chi è, tu eri là che mi hai detto che ero in ritardo e io ho detto "dipende".

Perchè il ritardo a volte è solo un'anticipo che non si è ancora espresso apertamente per timidezza o mancanza di determinazione, noia o ripetizione incantata come quando c'erano le puntine che s'incastravano nei solchi dei vecchi LP.

Sarà che a me non m'interessa più del qui e ora. Io ormai vivo nel syempre che è quel cerchio dove tu ci sarai anche se non ci sei e io ci sarò anche se non ci sono. In quei baci che ti daranno e in quei respiri che sentirai cercando qualcosa che non hai. Perchè in fondo lo sappiamo tutti quando stiamo giocando con quello che siamo nell'attesa di quel giorno quando finalmente proverai a specchiarti in qualcosa che non sei tu.
Y
Scalza

16 febbraio 2009

Voglio amare a km zero





Per fortuna mi sono stancata di rincorrere
le idee della mia mente
e ho imparato ad ascoltare il mio cuore
che quando batte fa bum bum
e quando parla ascolta
perchè vuole espandere la sua felicità
abbracciando tutti
nella ricerca della perfetta circolarità
senza spostamenti
senza distanze
senza rimorsi e rimaneggiamenti

Io amo a km zero. E tu?


Scalza

12 febbraio 2009

Commentabili in altrità


Per fortuna sono un'altra, certe volte è così.
Tuttavia a volte mi piacerebbe essere quell'altra che non sono e che qualcuno pensa che sia.
In questo modo dovrebbe essere più facile travalicare il senso di quello che non travalico perchè mi abbandono alla perpetuità che vivo nell'esistenza che ho. E raggiandomi nello spazio che circostanzio con il movimento effettutato nella ripetizione di abitudini che da consone trafiggono la libertà, penso.
Perchè in fondo ti ho sempre amato per quello che eri pur nella comprensione che non eri per me appropriabile per via di scelte che hai fatto in quel tempo dove io ero occupata a scendere dai vagoni di quei treni che ho perso anche se il biglietto l'avevo.
Siamo stati derubati di quella precisione che avremmo avuto essendo che completati dalla complementarità avremmo potuto sentirci leggeri nella coesistenza di atti e fatti che poi, sarebbero stati nell'unità di circolarità eterne.
Come quando mi sorridi e vorrei baciarti e so che non lo farò. Perchè il caos dell'esistenza già ce l'ho. Grazie.

Scalza



11 febbraio 2009

Accessi interpostabili





Il trucco è leggere le notizie mentre ascolti la musica che ti piace.
Gradevolizza la sgradevolezza che coglie il pensiero e quindi in una somma di effetti contratti, se quel ritmo t'attrae, il movimento che fai corporalmente e con le dita sul blocco degli appunti che ti hanno regalato per stimolarti verso la produttività, interferisce in maniera preponderante sull'onda di menzogna che ti dovrebbe guidare verso quell'illusione che seppure non si vede, si legge qua e là.
E' una questione di fisica e di quantità. Perchè il troppo storpia ma certe volte storpiato è proprio meglio.


Scalza

Attivati sul meglio che c'è




Ho sviluppato una propensione all'incidente passivo.

Scalza

Turn over & loopS




Comunque alla fine è sempre meglio farsi una ragione.
Soprattutto quando i transiti sono transitati e certi sovvertimenti per fortuna terminano.
Restati si sta meglio che


spostati.



Soprattutto quando non 6 tu a spostarti perchè anche se 3 mosse le fai sempre mentre ti lavi i denti, non è detto che chi ti assiste sappia perchè lo fai e che non hai bisogno di una sgomitata sul fianco perchè in fondo non c'entra niente l'8 volante che hai disegnato con la matita degli occhi sullo specchio sperando che i 5 sensi riconosciuti che hai abbiano potuto per-eccepire quello che non volevi dire, ma poi l'hai detto visto che non si era capito tranne che per te.
In fondo il tu per te stesso conta poco, si sa.

Scalza

10 febbraio 2009

Non erano i fiori che volevo (Y)




Ad esempio quando il mio gatto miagola non sempre capisco cos'ha e certe volte non me ne frega molto a dire il vero, però poi un po' di senso di colpa mi viene e cerco di correre al riparo.
E riparata me ne sto nel mio senso di colpa appagato che si è affogato in quel falso senso di bontà che ho mostrato riempiendo la ciotola di quei bocconcini che gli piacciono solo perchè glieli dò raramente. Però magari non era quello che voleva lui, ma solo quello che ho voluto fare io per stare in quel meglio che poi sto.
E se l'avessi capito veramente forse non starei così meglio come sto ma semplicemente in normalità perchè effettivamente quando interscambi conoscenza di opinioni e di comprensione, vivi la naturalità di quell'evento che ti ha fatto comparire in mezzo a dell'esistenza che c'era lo stesso anche se non ci sei tu e che interagisce con te perchè ci sei.
La vita è stramaledettamente semplice e forse il segreto è tutto qua.

Scalza

6 febbraio 2009

Sfatti nei fatti


Essere creduti da tutti, non va sempre bene.

Ci sono momenti dove l'incredibilità m'attrae di più e divento suscettibile di quei mancati perchè che m'assistono nell'illogica osservazione dei fatti.
Ma poi che male c'è se voglio anch'io la mia fetta di probabilità cristallizzata in un'utopia che osservo distante per non macchiarla di quel qualunquismo che offende la creatività.
E poi m'annoio.

Scalza

Offresi nell'impossibilità


Essere compresi da tutti, dev'essere terribile.

A me piace che non mi comprendi e cerchi di resistere all'idea che ti sei fatto ma che nella subalternità di quello che capita non ci sta più.
Almeno posso cambiare senza dover per forza spiegare che sono cambiata e trovare una scusa al perchè, di un motivato che è semplicemente [per me] naturalità. Tutto qua.

Scalza

I live because I exist


C'è diversità tra il vivere e l'esistere?



Scalza

Presenziabili in pretesti illogici




Poi c'è quel modo di essere mobilitati al fisso, alla regola, alla sincronia orchestrata da regole inducenti alla programmazione. E le troppe abitudini errate che s'accavallano come le onde sulla spiaggia quando c'è vento e sole e sale e sabbia che s'agitano tutti per quella sana e corretta vitalità.

Che è fatta di salti, balzi e corse en plein air, come piace a me. Senza una gara, un traguardo, una corsa, un ragionamento. Nella libertà di un essere che dovrebbe essere liberato per essere altrimenti non è più essere ma solo resistere.


Scalza

Irrispettosamente offuscabili




Il tempo rivela ogni passo che hai fatto.

Se era davvero come dicevi o quel fatto non detto anche se coccolato, è rimasto a suggerire ritardi di consapevole accettazione di quello che è il Reale.

Ci ho pensato ieri quando ti ho visto uscire cercandomi con lo sguardo perso tra i tuoi pensieri e i miei che s'aggrappano alla resistenza del vivere.

C'è un po' di stanchezza nel tran tran che m'assiste di qua e di là.

Eppure so essere ancora allegra, felice, spensierata. In quei tratti semilucidi di Irrealtà.


Scalza

3 febbraio 2009

Riduzioni invisibili






Chissà com'è il reale che non si vede.

Perchè sicuramente ci sono cose che l'occhio umano non può VEDERE visto che l'orecchio umano non può ASCOLTARE tutto ma solo i suoni che hanno frequenza compresa tra i 20 e i 20.000 HZ.
Allora, io ho pensato che certamente c'è chi sa questa roba e secondo me se ne approfitta.

Perchè l'ignoranza è beata solo quando non lo sa.


Scalza

2 febbraio 2009

Tesaurizzare identità per scomposta felicità




A che servirà, servire?


Me lo sono chiesta tante volte. Quando mi hanno detto che si trattava di un percorso finito, terminato, che non c'era altro da fare. Quando non si capiva bene perchè diventavo di troppo in situazioni che mi sembrava di aver contribuito a costruire con la mia indefinita creatività.
Sarà che sono romantica o forse non so dimenticare anche se la Vita mi fa accantonare sempre qualcosa che m'avanza, come quelle monetine che in fondo alle borse resistono anche se gli anni passano.
Poi un giorno le trovi e ti emozioni perchè quello che conta è che alla fine non ti eri davvero perso ma solo depositato nell'attesa che qualcuno ti trovasse. E quando ti trovano è bello perchè poi sei di nuovo nelle mani di chi finalmente ti può spendere per ritrovare una sua piccola felicità.

Si tratta di logica applicata al caso. Si tratta di vivere.

Scalza

Avvicendevolmente nei pressi di me




Then, I know.

A me piace una cosa dell'inglese:
che l'io si mette in maiuscolo e questo è indice di soggettività che però si eleva per riportare centralità e consapevolezza.
Si può anche eccedere nell'egoistica appartenenza di un fatto che poi impermeabilizza nell'indecenza di una ricondizionata libertà, ma nell'effettività, ci si impratichisce meglio con la propria e non presunta divina identità.
Il che mi sembra un buon punto di partenza. Poi, all'arrivo si vedrà.

Scalza

Sovvertimenti


Orientati susseguentemente




A me piace seguire il fiume, la Vita, l'orientamento del vento quando piega l'erba di là e resto ferma di qua a resistere al suo sfiorarmi.
A me piace seguire la dolcezza, la Via della Felicità, il Segreto dei sogni bambini e il sorriso di chi amo. A me piace seguire la percezione dell'esistere quando si sofferma e resta ad aspettarmi perchè sono stanca di correre ancora.
A me piace seguire così, non in quel modo là. Con quel senso di onesta sincerità.

Sempre.

Scalza

Asseguitati dalla follow-osità




Adesso mi piacerebbe capire cos'è seguire. Se tu mi segui, io dovrei saperlo se questo porta una rilevanza nell'esistenza. Ma se questo non è così, che mi importa se mi segui o no?
E se non ti seguo ma ti ho detto di si per quella forma subdola di gentilezza che uno pensa, in fondo che mi costa dirlo anche se non lo faccio? E poi magari resti collezionato in quella forma di raccolta figurata che un senso proprio non ce l'ha.
E visto che già la mia vita a volte è un po' insensata, ho pensato che un po' di sovvertimento può aiutarmi ad essere più facilmente assimilabile all'esistenza.
Quella mia of course.

Scalza

Senza nessuna offesa, of course

1 febbraio 2009

Nei fiocchi che cadono [jamais]




Forse è perchè mi diverto a fare quello che faccio anche se non c'è nessuno che mi dice che lo faccio bene o lo faccio male. Il fatto è che certe volte non è che uno ha bisogno di incoraggiamento.
Invece ci sono quelle sere che ti senti come un maratoneta stanco che vorrebbe arrivare al traguardo ma sa che nessuno lo aspetta per festeggiare e gridare di quell'immensa felicità che ti aspetti di raggiungere quando devi ancora partire.
Te la immagini la Vita e poi la vivi ed è un po' diversa da quello che pensavi mentre qualcosa facevi. E non si può dire che sia migliore o peggiore di quei pensieri che facevi quando te ne stavi così, dondolando su una vecchia altalena che nessuno aveva tolto perchè un po' si resta sempre bambini dentro quegli attimi di tempo che il cuore ferma nei sapori di estati che non passano e tra le mani restano.
E se io potessi non vorrei tornare indietro per me perchè mi mancano quegli anni che in fondo anche crescere è bello, nelle sfumature di colore che il vedere conquista. Però mi mancano quegli abbracci che il tempo non mi darà più perchè sono andati via, in quelle dimensioni dove ancora non so andare.
Per questo mi piace sognare. Per te, per me, per quell'amore che c'è e non passerà. Mai.

Scalza