29 luglio 2009

La dimensione non può essere Vita




Quando i sogni sono così vicini e la realtà sembra essere lontana, in quel senso di umanità attualizzata che spesso mi lascia incompleta nella sensazione che provo. E ho provato a prendere anche l'ultimo treno per starti vicina, perchè volevo credere senza essere utopica come dicevi tu. Troppo romantica in quei gesti e troppo dolce nell'essermi accanto. Forse quando i ricordi si spezzano e non restano buone parole per raccontare la Vita, si perde la fiducia.
Ma è perdendo che ritrovi più fortemente la perdita che hai. Anche l'Amore è così, che quando sembrava che il tuo cuore fosse morto, lo senti battere con il respiro dell'Universo espandendo con forza il tuo esistere. Nella profondità degli atomi che hai.

Se una foglia può tornare ad essere una pianta nuova, tutto è possibile. Un raggio di sole conservato in un barattolo chiuso, può riportare di nuovo quella leggera spensieratezza che ascolto tra le gambe quando metto gonne leggere e non mi sento più ostacolata dal volere bene.
Perchè non so capire, come dici tu. O i miei spazi non possono essere confinati in disposizioni burocratiche di orari e abitudini che mi logorano.
Quando tu, tu che sei amica, fidanzato, amante, fratello, sorella, compagna, figlio, collega, vicina, lontana, innamorato, in-odio, madre, padre.
Quando tu mi insegni di me, a capire quanto vuole una dimensione di noi, intrappolati nei concetti con cui ci rassicuriamo credendo di avere tutto sotto controllo.
Tu, che mi insegni. Io voglio essere libera.

Scalza

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