31 luglio 2010

Assolutismi & C.




Non ho niente da dire però penso molto.
Penso a quelle cose che a volte mi dicono con un motivo e io invece le ascolto con un altro motivo.
Non vorrei ma capita. Così poi mi ritrovo a vagare strascicando la ragione perchè mi piacerebbe trovare un ragionamento piacevole. Non lo trovo mai ma continuo a provare, prima o poi mi verrà.
Forse è meglio vagare impazzita di felicità per un braccialetto che si illumina di notte e che nel letto guardo come si guardano le cose strane che poi diventano familiari e ti stranizzano proprio in virtù di quell'abitudine che fai. Forse è solo una questione di abitudini che non ho o che dovrei avere ma non ne ho voglia con una parte di me. Quella che adesso NON mi spacca le cyppe. Y.

Scalza

I & me




Era un po' di tempo che volevo dirmelo.
Che in fondo è come stare su una scacchiera. Se sei un pedone in fondo è meglio, non c'è rilievo nella rilevanza e te ne puoi stare anche più accompagnato che in fondo di pedoni ce ne sono tanti quindi anche di possibilità, invece di cavalli e torri ce ne sono pochine e via via che viaggi ti rendi conto che c'è sempre meno di quello che vorresti e vuoi.
Poi forse si tratta di capire che ognuno ha un suo posto che si posteggia dentro quelle righe che a volte sanno anche di recinti ma che confinati servono per restare ordinati, in fondo.

C'è da capirlo ed accettarlo, mettersi delle scarpe qualsiasi oppure la terza marcia perchè devi decelerare visto che davanti qualcuno che frena c'è sempre, provare a cantare una canzone allegra o pensare a come realizzare il video motivante con cui provare ad indurti buone idee per quei sette minuti al giorno che servono a cambiare le registrazioni di pensieri che vanno e vengono risultando a volte un po' eccessivamente andanti senza quel briciolo di qualità che in fondo ognuno vorrebbe. Che perdere una parte di memoria non sarebbe sbagliato.
Era un po' di tempo che volevo dirmelo. Tutto qua.


Scalza

21 luglio 2010

Squalitanti per mancanza di varietà




C'è da provare, a volte. Per capire od essere capiti.
Però certe cose sono strane e la comprensione non è sempre fattibile nella fattualità. Tipo che se ti chiamano dopo tre anni per raccontarti che 4 anni fa convivevano e tu li avevi frequentati nel +1, fattualizzi che la matematica è opinabile nella contestualità ma non nell'effettivismo. Poi forse è una questione di stile, mica ce l'hanno tutti. Certi sono free lance in quel modo che è distonico di atonicità e per evitare di sfracellarsi usano gli altri come air bag.
Per fortuna io ho smesso di air bag-are gli altri già da tempo, per cui bon.
Ma poi non devo esagerare che mi si attorcigliano tutti capelli e mi tocca tenerli arrotolati con la matita lapis che magari mi serve per fare due schemi, due sinusoidi, due schizzi, due cuori vicini-vicini che si toccano e poi diventano uno solo.

Scalza

15 luglio 2010

Identitivizzando l'iosità




E' un po' come rapportarsi con cose diverse da quello che sei. Alla fine un po' di confusione resta e in questa confusione pensi e vai viaggiando senza obiettivi precisi. In mezzo a strade quasi deserte perchè quando c'è il temporale l'aria diventa fresca e nessuno esce più. Neppure una volante per fare una prova del palloncino. Peccato perchè magari potevo fare due parole sul + e sul - che nella moltiplicazione si negativizzano, lo so. Però aiutano a restare distanziati da quelli che sono i veri motivi di quel vagabondare un po' randagi e molto affezionati a certi posti, luoghi, case, cose, odori, baci, carezze, sapori.
Forse un giorno lo capirò.

Scalza

11 luglio 2010

Words

Ci sono cose che sperimento che però non erano nei miei progetti e quindi vado un po' a caso, senza capire che cosa sto facendo e perchè, trasportata da emozioni e sensazioni, sentimenti, altro.
Tuttavia mi infastidisce un po' avere un sospeso di cose che dovrei non avere per quel bisogno che ho di avere punti fermi come quelle stelle fisse che se ti perdi ti aiutano a ritrovare un percorso, una strada, casa. E' come essere in uno sparso di puntini che basterebbe una matita a riunirti per portarti di nuovo nella visibilità. Per te e quegli altri che da tempo sono nel tuo cuore a guardarti. Alcuni ti vedono, per fortuna sono pochi.

Scalza

10 luglio 2010

Day bY Day




Vorrei futurare qualcosa, perchè la presenziabilità non mi viene bene.
Però pensavo che in fondo questa forma di autismo bloggata non mi fa socialmente bene ma mi rende libera di alleggerire i contesti che appaiono nelle aspettative che creo quando nell'abitudine rifletto immagini, parole, gesti, occhi che non sono miei.
Forse aveva ragione A. quando diceva che confondevo le cose per non rischiare di esserci troppo, forse aveva ragione M. quando diceva che confondevo le cose per non annoiarmi troppo, forse aveva ragione G. quando diceva che confondevo le cose per ritrovare me stessa.
Forse non aveva ragione nessuno, tutti, qualcuno. Forse non me ne importa niente e forse si.
Quando attivo l'ignoranziatore, in fondo, sto sempre bene.

Scalza

9 luglio 2010

Insolitarsi per avanzamento




Ci sono quelli che amano solo una parte di me: quella simpatica. Così ho riflettuto sulla sinusoide che A. diceva che era la mia fissa e un po' aveva ragione anche se io la ragione ad A. per principio non l'ho mai data.
Per essere amata preferisco una funzione esponenziale che poi tenda all'infinito ma verso il su, perchè se comincia tutto su e va verso il giù non va bene. Quindi a parte le funzioni prescelte, è importante anche la direzionalità delle funzioni o la distribuzione spaziale/temporale del movimento funzionale.

Scalza

Underscore & c.




Anonimati è difficile restare quando in fondo hai un parziale potenziale di personalità. Ti vedono anche al buio, per quella luce naturale che emani quando sei tu.
Tuttavia pensavo che amandoti direttamente diventa più facile che ti si ami e se ti amano poi amarsi è ancora più semplice così l'amore poi circonda tutto quello che hai e sei e non capisci più la differenza perchè sostanzialmente una differenza non c'è.
Mi sembrava tutto perfetto e lieve, anche la brezza della sera, le luci di alcune stelle che poi sono tramontate, i profumi di una notte che si muove. Peccato non averti qui con me.

Scalza

5 luglio 2010

A E I O U (Y)



Era tanto che non nottambulavo insonnevolmente, cercando un perchè ma anche un per come. A volte certe parole mi depistano, disorientano, incrinano il senso della perfezione che ho di me. Vorrei capirle ma non le capisco e cosi ho pensato che dovrei cercare una circostanza amichevole che mi permetta di superare questo gap che a volte mi rende così. Inafferrabile all'avvicinabilità.

Scalza

4 luglio 2010

No trouble, I'm free


Bon. Forse qualcosa è cambiato e forse no, comunque io sono qui. A parlare ancora con le rose e le forchette che sembrano più amiche rispetto a un tempo dove mi facevano un po' male con le loro parole appuntite, poi ho capito che non poteva essere diversamente.
Ognuno ha la sua natura e una tendenza alla naturalità che anche se non comprendo c'è, questo è quanto. Bon. Forse devo solo imparare a lasciare che le cose varino la variabilità in quel modo che certi dicono che è una macchia e certi dicono che è un bello sprazzo che rompe le abitudini di contesti e fatti che spesso non sono sempre così accompagnabili. Dipende dall'intento e dal carattere, dall'apprendimento che hai fatto o non fatto. Questo è quanto, bon.
Però se ti capitasse di passare di qui e so che lo farai, lasciami ancora rose sul muretto che poi io le troverò e mi innamorerò ancora di più. Di te, della Vita, di tutto quello che c'è.

Scalza

1 luglio 2010

Elefantismi & C.




Certe volte il passato torna a dirti chi sei perchè l'avevi dimenticato che la confusione a volte ti crea dei gap a cui non sai dire di no. Per quel bisogno di compagnia che resta anche se stai bene da solo perchè la Vita te l'ha insegnato con quel modo bello che ha di insegnare, che non sai perchè capita ma alla fine è così che la procreazione trova i suoi spazi anche se di spazio non ce n'è più perchè i kilometri sono sempre troppi, le luci inquinano quella luminosità che nel cielo mostrerebbe ampi spazi che sarebbe bello avere per volare un po'. Di più.

Scalza