28 agosto 2010

Ecologia cosmica



Tornati o no, siamo sempre noi, c'è poco da fare. Sarebbe bello cambiarsi in così poco ma l'estraneità che incontri ti spinge ad essere fortemente te stesso.
Inutile farsi troppe domande e chiedersi perchè poi certe volte hai solo voglia di metterti le scarpe anche se poi sai già che le toglierai e girerai a piedi scalzi anche a casa d'altri che poi magari non gradiscono troppo perchè forse le impronte restano e poi gli tocca pulire per ritornare in quell'apparenza lucida, come la plastica, che tanto si può sempre riciclare e trasformare in altro con particolari trattamenti & C. che alcuni riescono ad avere e fare.
Io mi limito a segnalare il problema all'Universo che poi penserà ad inviare il riciclatore adatto al caso. La chimica fa tutto il resto.

Scalza

2 agosto 2010

Briciole & C.







C'era una signora affacciata sul balcone che prendeva il fresco mentre alla radio c'era una canzone che mi piaceva. Poi è passata una donna con i tacchi altissimi e un uomo che era vicino si è fermato a guardare. Io tornavo per riandare di nuovo e non avevo voglia di pensare perchè a volte pensare mi disturba un po'.
Allora mi censuro. VM18 Y.
E poi c'erano due ragazzi che litigavano, il farmacista che attraversava la strada, un bambino che scappava dal nonno su un triciclo. Imparerà che sui tricicli non si va tanto velocemente lontano.
E poi c'era una signora con la borsa della spesa che tornava a casa, due ragazze che ridevano sedute su un muretto, un ciclista che mi ha guardato e mentre mi guardava io ho guardato lui.
Siamo storie che viaggiano in un tempo che non ha mai tempo.

Scalza

Arrancabili e bon




Se poi uno dimentica carezze che ha avuto in un remoto passato allontanato, vuol dire che non erano abbastanza consistenti, come le parole che non servono come i fatti ma certe volte possono bastare.
Ma in realtà è solo perchè ci sono bastoni tra le ruote che fermano i raggi e sbalengano le salite che piacciono non a me e le discese che piacciono solo a me. Sarà che mi ricordano i voli che facevo quando sognavo tempi diversi, prati più ampi, erba meno ogm, canzoni più scanzonate e altre cose che adesso non trascrivo per mancanza di tempo e di noia.
La noia è fondamentale, anche nei rapporti. Li rende stabili, omeopatici, allineati su equilibri cristallizzati che raggelano le posizioni e non le scardinano più. Anche la polvere è fondamentale, sulle vecchie fotografie e sui ricordi che uno non sa dimenticare. Li rende quasi impalbabili e le cose da dimenticare, impalpabili rendono meglio. C'est vrai.

Scalza

1 agosto 2010

Mancati svaligiamenti per futilità (già sedimentata)




I minorenni prima o poi diventano adolescenti. Ti svegliano con una roba in mano che hai centrifugato eccessivamente e quindi non è mettibile con quello stile che non ha niente di fringe che sarebbe già qualcosa. Poi devo un po' litigare e far passare la colpa all'altro come ho sempre fatto. Ribaltoni a cui sono ben allenata, una campionessa, per questo sono ancora single. Non è che ci stia male, altrimenti non ci starei perchè hai quello che vuoi anche se sembra che non ti piace, è proprio così. Alternanze, diminuenze, appartenenze appartate in apparenze differenziate come si fa con la plastica, il vetro, la carta, l'alluminio e gli ingombri. Sono gli ingombri che mi spiazzano. Arrivano senza che me ne accorgo ed essendo ingombri non sempre riesco ad ignorarli, soprattutto se si presentano con sms non richiesti e di uno spessore parlato. Perchè nei fatti avevamo già verificano che lo spessore era millimetrico e quindi non era addentabile con quel gusto che si avrebbe, potendolo fare, ovvio.
E' andata così, poco da dire. Il minorenne quasi adolescente ha la sua roba sostitutiva che lo aggrada, l'ingombro è stato mentalmente eliminato per un probabile riciclo di altri che non sapendolo ingombrante dovranno passare attraverso una verifica esistenziale.
Se ci fosse un sito di opinioni indipendenti sul genere, forse lo saprebbe.
Avendo internet, ovvio.

Scalza