11 aprile 2011

Ammarati di vitalità




Ci sono momenti e momenti. Dicono così. Solo che la quantificazione dei momenti non si sa bene quanto sia. Se questo momento che vivo fosse lungo preferirei non saperlo, l'illusione di una cortezza mi aiuterebbe a viverlo meglio.
Ho accumulato un po' di delusione umana negli ultimi mesi che devo ancora smaltire come si fa con le ubriacature massive, quelle che tutti facciamo inconsapevoli.
Citerei dei fatti ma so che farebbe male ricordare perchè li rivivrei ancora. Preferisco dimenticare, guardare verso quell'immensità che è la Vita, dove le onde nascono soffiate dal vento libero, dai sogni, dalla leggerezza, dalla bellezza del Creato.
In un mondo che è così pieno di colori e contraddizioni mi viene solo da sorridere e guardare tutte quelle piccole pratoline nel chiacchiericcio che tutto intorno c'è.
Non si può non amare. Non è possibile.
P. mi ha detto che è una forma di illuminazione che mi fa bene anche se mi fa male.
Se è così, lo capirò. Per adesso so solo che:

1) non è possibile spiegarsi con chi non ti vuole capire fino a quando non cambia la sua volontà;
2) è inutile piangere sul latte versato soprattutto se sei intollerante al latte (che in un certo modo vorrebbe dire che non te ne dovrebbe importare niente del latte);
3) in fondo quello che conta è sempre e solo la Realtà, il resto è pour parler.

Scalza

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