30 maggio 2011

Feeting (entusiasmevoli)


Può darsi che io non sappia cosa scrivo eppure un senso tra le righe e le parole tirate in buca come biglie colorate, c'è.
Quando sei meno grande non riesci a capirti tanto e cerchi negli altri risposte che non hanno perchè pochi ti guardano dentro, dove ci sono cose che non sai come sono e che sapore hanno.
Non è sempre per superficialità, a volte quel dentro è chiuso a chiave e non ci si può arrivare.
Quindi cominci a cercare. Cercare. Trovare. Trovare è bello.
Così diventi meno piccolo e stai bene con te.
Rughe o smagliature, segni del tempo e a tempo, non c'è da rincorrere niente.
Solo il profumo dei fiori nel vento o le nuvole che passano. Tanto ci sono mille raggi di sole e stelle che t'aspettano al varco di infinitesime felicità. Quelle piccole piccole, come semi di fiori, che puoi tenere in tasca per spargere tra quegli istanti vuoti che vivi.
Prima o poi fioriranno e sarà tutto bellissimo. Lo dico perchè lo so.

Scalza

29 maggio 2011

No trouble, i'm happy




Riconsiderati i termini di accordi mai fatti, ci si può trovare in balia di cose mai dette. Il che può determinare un valido motivo di conseguenti confusioni.
L'importante è rientrare nell'essere contenuti in un corpo che ancora si muove perchè qualcosa da fare ancora c'è. E' così.
Tipo camminare la sera mentre l'aria è più fresca come certi pensieri fatti in condizioni equilibrate perchè stabilizzate le compensazioni è più semplice camminare.
Un pò come avere tutte e due i piedi scalzi. La stessa altezza porta un buon percorso.
Sarà che mi piace lo swing, l'ironia, la leggerezza che ha la superficialità di quelle cose che costano poco perchè poco valgono e se le perdi non è una cosa grave.
Tuttavia tornando verso casa non ho ritrovato i miei passi e ho capito che cambiare percorsi serve a riallentare la tensione di quei ricordi che vorresti ancora nella materializzazione ma sai che non è possibile perchè tu sei cambiato, sono tutti cambiati. Anche quelli che dicono sempre le stesse cose. Sembra incredibile. E' così.

Ritroverò la percezione di socialità più adeguate ai miei bisogni senza cedere spazio alla paura di non poterlo fare mai più.

Scalza

Prima di andare o di restare




Cerchi di felicità come orbite di pianeti che poi qualcuno declassa a corpi astrali di minore importanza per dare un taglio a quelli che sognano troppo. Forse hanno ragione, però le stelle continuano a brillare. Secondo me è un segno. Per quelli che sognano troppo, of course.

Scalza

28 maggio 2011

Predisposizioni algebriche




Mentre accompagnavo il CLB ho pensato che un po' l'unità l'ho capita. Che se metti tutti insieme viene su una roba perfetta perchè ogni difetto è compensato da una qualità che tu non hai ma ha l'altro. E' come quando ascolto una canzone alla radio che avrei potuto scrivere io perchè è proprio così che direi le cose che ha detto quello là. Però io non so farlo mentre lui sa farlo benissimo. Per questo non bisognerebbe rinunciare ad essere quello che si è perchè poi alla fine quelli che hanno bisogno di te per fare le cose che fai come le farebbero loro ma le sai fare bene tu, si sentono dispersi alla ricerca di quel non so che, che poi li rende adattabili.
Ma adattabili non si sta mai bene, lo so bene io che ci ho provato perchè pensavo che fosse più facile che nomadare. Poi ho capito che nomadi si nasce e non si può cambiare tanto tranne che per quelle cose che ti rendono integrabile in quell'unità dove ci sono tutte le cose in quella totalità che poi è anche assenza, presenza e consistenza vera perchè è tutto quello che è e non è.

Scalza

Evidenziabili

La logica sperimentale con cui nutro i miei spazi mentali, mi porta a comprendere come la semplificazione elementare di processi in divenire, possa essere una buona strada da percorrere per riuscire a raggiungere quello stato di grazia con cui osservo il mondo nella giusta distanza che mi permette di essere, senza entrare nei conflitti del dovere ma restando nella mia possibilità di evolvere verso una dimensione più realizzativa.
Sono in quell'età dove il doversi spiegare diventa occasione di scambio libero, non contrattualizzazione di spazi e tempi. Per questo sto bene anche se non va tutto tanto bene.

Scalza

27 maggio 2011

Riguardevoli distanziamenti


Ho allontanato alcune persone perchè soffrivo e non capivo se erano loro oppure ero io.
Però S. mi diceva "fai così e poi decidi" e io ho fatto così perchè di S. mi sono sempre fidata.
Poi ho capito e ho deciso che S. ha un buon metodo che poi ho usato anche per altro, io che non ci pensavo mai troppo perchè mi arrampicavo sui muri per arrivare nei cieli.
Un po' è colpa del consumismo che applicato alle relazioni è stato devolvente verso quell'umanità di cui sono fatta e che mi rappresenta come io rappresento reciprocamente essa.
Sarà che quando risento C. ci penso. A quella superficialità che spesso poi diventa profondità solo nell'abitudine di ripartizioni decontestualizzate come quei raggi che ti ritrovi nelle zone d'ombra, senza sole, perchè c'è qualche superficie riflettente che te li trasporta fregandosene dell'orientamento.
Certo, se sei disorientato, non te ne accorgi neppure e ti sei perso anche quella probabile e pochevole possibilità.

Di esserci ma capito (da te).

Scalza



26 maggio 2011

Profondamente superficiali




Certe volte cammino per quei prati dove ci sono le rotoballe che una volta erano parallelepipedi che non rotolavano perchè tutto era più fermo, nei cieli, nei mari, nei prati.

Certe volte respiro su quei prati dove il fieno ha ancora lo stesso profumo, sotto quei cieli che disorientano i viaggiatori insaziabili di consapevoli locazioni.

Certe volte sogno fra quei prati dove i raggi di sole cadono in picchiata per restare nei colori di stagioni che non passeranno mai.

Mi ricordo alcune cose che non voglio dimenticare e le ricordo per restare nell'ottica di una preservata normalità, fatta di idee e fatti, predisposizioni emozionali e loquacità immacolate.Inserisci linkSorvolando sulla temporalità assente che hanno le cose che contano nell'esistenza. In quegli eterni che immaginati poi esistono. Per sempre.

Scalza

25 maggio 2011

Yuppie




Preferisco essere felice senza un perchè. Dura di più.

Scalza

Cosa dire - a chi - perchè (Tate Tanka)




Ci sono tre cose che dovrei sempre tenere in considerazione mentre mi relaziono nei colloqui sparsi ma anche con me stessa, quando dialogo per riprendermi una certa considerazione soggettiva che, si sa, fa sempre bene perchè ti evita rimbambimenti sociali.

Ad esempio non parlo mai di energia con R. perchè tanto ci capisce un cavolo tranne quando voglio depistare l'attenzione su altri fatti che lui vorrebbe sapere ma io non gli voglio dire e per stroncarlo nella bassa attenzione di cui è corredato, lo fulmino con un dire che so e che lui non sa.

Ma poi chi se ne frega, il punto è questo.

Fatto sta che il chi e cosa sono più importanti del perchè, bisogna capirlo subito. Perchè le cose che tu dici non sempre vengono ascoltate. Ad esempio il CLB mi ascolta nei primi dieci secondi quindi cerco di concentrare tutto l'essenziale in frasi zen e concise. Ma ci sono quelli che ascoltano soprattutto quando sei deconcentrato oppure rilassato. E quello che hanno ascoltato, perchè PRIMA DI TUTTO L'HAI DETTO, non si sa se lo lasciano là o lo portano altrove.

Anche il vento lo fa. Racconta le storie che incontra. Profumi, fieno tagliato, carne alla brace, rose selvatiche e qualche parola di troppo. Il vento è mio padre, queste cose me le ha insegnate subito.

In ogni caso anche se me le hanno insegnate qualche volta le dimentico e mi faccio fregare dal contrattempo che mi deruba di tempistiche preziose per il mio benessere. L'importante è capirlo, anche dopo, mi aiuta a rinsaldare le sane abitudini che alcune pratiche mi hanno inquinato.

S. dice che siamo come tante galline in un pollaio ma io ho conosciuto tanti polli, di galline solo zampe attorno agli occhi e cervelli poco usati. Compresi i miei, ovvio.
Del resto se S. avesse ragione si chiamerebbe gallinaio e benchè se ne dica, il lessico ha sempre una sua ragionevole osservazione sul reale molto di più di quello che spesso fa la colloquiale conoscenza impratichita solo dagli usi e abusi che ti fanno sembrare le cose normali anche quando normali non lo sono per niente.

Ci pensavo mentre ho finito una relazione per U.T.

Scalza

24 maggio 2011

Ricorrenti & astrali




Di certi sogni uno non sa che farsene. Ti svegli la mattina e te li trovi là a guardarti e pensi di essere inadeguato a quel guardare. Però poi subentra l'abitudine, la pigrizia, il dubbio che magari può capitare che un giorno ti svegli e capisci cosa devi fare e perchè.
Certe volte è meglio aspettare anche se l'aspettativa non è mai tanto piacevole nè sugli altri e nè su di te (attiva o passiva).
Una volta ero più istintiva poi si cambia perchè ci sono cose-eventi-fatti che rallentano la tua capacità decisionale dal momento che ti sembra di avere una prospettiva più ampia.
E' come trovarsi a dieci metri di quota o a cento metri di quota.
Quello che vedi è diverso e poi forse quando ti abitui a vedere quel diverso, quella roba in più che vedi nel generale e meno nel particolare, ridiventi istintivo. Sarà così.
Meglio aspettare.

Scalza

23 maggio 2011

Affievolarsi un pò




Certe volte penso al mio cervello che è sempre con me nella funzione corporale della mia fisicità, elettrica della mia bio-fasicità e via dicendo. Abbiamo un rapporto così, fatto di bassi e alti, che poi ci litigo e lo ignoro ma tanto è sempre là che smorfieggia la sua scimmiosità.
Per altre cose è diverso. Non è che ho sempre tutto con me, alcune cose le ho a momenti, sprazzi, istanti. Come quella consapevole felicità o lo stato di euforia non legata a vicendevolezze che poi si sa, generano una gravità satellitare spesso figlia di frustranti illusioni.
Ecco, quelle cose a sprazzi io le vedo e le tengo con me anche quando non le ho.

Perchè mi piace pensare più alla presenza che all'assenza. Mi piace di più. A me.

Scalza

Vibrazioni costruttive in frequenza d'adattamento costante




Spesso, per essere capiti, parlare la stessa lingua non basta.

Scalza

Ricentrare la percezione dell'essere (vivi)


Mi sono sempre chiesta come fanno quelli che hanno più CLB, per me uno è già troppo. Perchè ci devi parlare, li devi capire, ascoltare, smontare e rimontare e poi tanto sai che tornano smontati, con le cose tutte confuse come un dado di rubrik.
Io nel dado ero bravissima, avevo capito il trucco perchè il segreto è capire quel meccanismo un po' logico e un pò magico che ti per-mette di agire con soddisfazione e risultato.
Poi stamattina mentre viaggiavo ho pensato che in fondo la genitorialità si basa sul lavoro che fai nei figli adolescenti, là si vede se hai capito cosa stai facendo perchè prima non lo sapevi, poi hai pensato di saperlo e poi ti sei accorto che non lo sapevi affatto. Quindi cominci a fare qualcosa di buono perchè in fondo è il non sapere ti permette di fare meglio. Quasi sempre.

Scalza

16 maggio 2011

Ehi Jey




Nel frattempo ho registrato una nuova trasmissione sul Canale Radio Energia.

Ho voluto parlare di Saturno perchè mi piace molto. Anche al CLB piace anche se a volte è difficile da capire perchè ti mette in condizioni di doverti accorgere delle cose e certe volte accorgersi non è per niente bello. Come quando mi è successo che tutti mi guardavano quel giorno che mi sentivo proprio carina e dopo mi sono accorta che era per un altro motivo.
Va beh, non fa niente, ho imparato che prima di uscire di casa è meglio guardarsi allo specchio così come ti guarderebbe uno che non ti conosce per niente e non sa come vivi, che cosa pensi e che fai nel tuo tempo libero.

Scalza

12 maggio 2011

Gira-menti




Tanti matrimonializzati sono felici di festeggiare il matrimonializzamento, al di là delle questioni pratiche, reali e sostanziali. Sono fortunati, perchè riescono a scindere dall'aspetto reale, quel posizionamento che poi alla fine resta come un bel soprammobile pieno di polvere, dimenticato, che alla prima occasione si dà via per un banco di beneficenza.
Sono ecologici c'è poco da fare. Per questo sopravvivono.

Scalza

5 maggio 2011

Accampati




Se uno abbatte il tuo entusiasmo non è uno che ti vuole bene.
Spesso siamo attorniati da persone a cui non gliene importa niente della nostra felicità ma se sei infelice vogliono sapere tutto di te.

Scalza

Interferenziabili di probabilità




Quando ero piccola mio padre mi diceva sempre "certe volte è importante buttare acqua sul fuoco ma anche dare fuoco alla cenere". Mi piace questa cosa come mi piacciono certi cervelli, perchè liberano i fuochi sacri, le cui fiamme divorano l'inutile per lasciare spazio a tutto il bello che c'è.

Alleganti totalità in parzialismi ambulanti


http://www.giuliettochiesa.it/ (stasera su c5 e la7)


Scalza