31 maggio 2012

Generalmente Ognuno Ammira Liberamente





Mentre risalivo le scale che avevo appena sceso per una banale dimenticanza, ho incontrato M.
Avrei voluto dire qualcosa ma ho tirato diritto perchè penso che quello che non si dice è sempre più giusto e corretto di quello che provi a specificare. Tra l'altro le specificazioni non mi sono mai servite. Quando le ho fatte, di solito mi è andata male perchè sono stata travisata.
Eppure la specificazione dovrebbe restringere il campo di quel tot da rendere impraticabile la travisatura. Come avere una porta piccola in un campo di calcio. Anche se il portiere è scarso ce la farà sicuramente. Però capita che qualcuno cambia le regole, qualcuno che non sei tu. E per fare il punto basta che tira fuori. Quindi è chiaro che farà il goal. Per questo odio il calcio.

Scalza

29 maggio 2012

Infondate verità



Certi giorni mi sembra che siano uguali ad altri ma poi alla fine, se faccio un confronto, sono tutti diversi. Perchè capitano quelle cose che non si intravedono. I fulmini a ciel sereno o i raggi di sole in mezzo alla tempesta.
Altri giorni mi sembrano totalmente diversi, da tutti gli altri. Tanto che mi sembra di essere ultracorpata in qualcuno di diverso che non sono io anche se mi sento me. Dev'essere una linea temporale diversa, penso. O forse solo un parallelismo spaziale, ripenso.
Poi invece, mi accorgo che era tutta un'illusione e che alla fine è sempre quello scenario dove già ero il giorno prima e quello primo ancora. Per questo preferisco i giorni che sono sempre uguali. L'illusione mi stende, al diverso mi arrendo. Sempre.

Scalza

27 maggio 2012

Non so se voglio saperlo






Pensavo a certe cose. Domande che mi faccio, che fine ha fatto, mi ha mai pensato, sono ancora viva nei ricordi, perchè ha detto così quella volta che.
Dondolavamo appesi a un filo di seta, troppo sottile eppure così resistente che alla fine ci ha ingarbugliato abbastanza la Vita. Eppure sembravano cose vere, poi ad un certo punto è diventato tutto ridicolo, quasi patetico. Com'è successo? Perchè?
Avrei voluto saperlo, poi no, poi si, poi un pò, poi abbastanza, poi chi se ne frega, poi va bene così.
Se lo devo sapere lo saprò ma non so più cosa voglio e perchè.


Mi basterebbe esserci in un CI più che in un MI. L'espansione espande espansiva se non la trattengo. Mi piace. Tutto qui.

Scalza

25 maggio 2012

Nothing



A volte sono un po' preoccupata perchè non so cosa rispondere. Penso che sia maleducazione non farlo quindi mi invento qualcosa. In realtà hanno ragione quelli che mi dicono che non sanno che dirmi.
Effettivamente che c'è da dire se uno non dice niente?
Al massimo lo puoi insultare ma poi so che in fondo sono parzialmente simpatica quindi è meglio non farlo. In virtù di quella parzialità, ovvio.

Scalza

23 maggio 2012

My soul



Vorrei dire che ho sempre amato ma non è vero.
Certe volte ho solo fatto finta di esserci ma non è vero, non ero io. Ero l'apparenza di una presenza che s'aggirava nel mondo, cercandomi. Poi mi sono fermata sul bordo di una tazza di caffè. Volevo affogarmi per non sentire più neppure la finzione e mi sono incontrata, con le gambe ciondoloni che buttavo nella tazza dei sassi, piccoli e bianchi. Era un sogno, non ero io.
Vorrei dire che mi hanno sempre amato ma non è vero.
Certe volte mi hanno solo usato per non sentire la solitudine, il vuoto, la noia. Me ne sono accorta tardi oppure ho fatto finta di niente pensando di essere abbastanza forte da reggere il colpo, come quando giocavo con A. a darmi spintoni e poi sono caduta giù e mi sono fatta male la spalla. A. era più grosso di me ma io giocavo, pensavo, sbruffoneggiavo. Poi soffri, in silenzio. Pensi che te la sei cercata ma quello che cercavi era altro. Volevo essere amata così come sono io. Era un incubo, sono andata via.

Restano scatole piene di cose che sceglierò se buttare via o conservare. Altre sono vuote perchè incontrerò altre me stesse in altri se stessi e poi cercherò di amare, sempre. E di andare via quando l'amore non c'è.

Scalza

21 maggio 2012

20 maggio 2012

ciao Melissa




Quando ci sono cose così grandi che succedono non so mai cosa dire. Resto senza parole. Perchè io vorrei un mondo in trasformazione dai più e non dai meno, che la carica polare non c'entra in questo dualismo ma si tratterebbe di una differenza quantitativa. Perchè se non scegli qualcuno sceglie per te, ti mettono nel recinto che vogliono e ti raccontano le storie per dormire. Che non sono quelle che ti leggeva qualcuno quando eri piccolo, sono promesse che ti legano la mente a dei percorsi inevitabili.
A me le storie le raccontavano a memoria, nessuno mi ha mai letto niente. Anche al CLB ho fatto così. Spero serva a renderlo un meno in più perchè io voglio che i meno diventino più e i più si azzerino del tutto. Il dualismo serve solo a chi non ama.

Scalza

19 maggio 2012

Sospirare Operatività Sciolte



Certi giorni mi sembra di non ricordare qualcosa di importante. Ho quella sensazione là.
Quindi mi guardo in giro, cerco date di commemorazioni varie, lunazioni, transiti planetari, eventi astronomici, foglietti vari che mi possano far ricordare.
Forse è un appuntamento che ho saltato, ne salto qualcuno a dire il vero. Per fortuna loro non saltano me, si ricordano e mi chiamano. Forse è qualcosa che avevo promesso, può capitare.
A volte si promette sincera-mente poi si dimentica-mente lo stesso. Non è una questione di mancanza di volontà ma di perdita di memoria. E' un hard disk che andrebbe deframmentato per ripristinare una logica sequenziale nelle informazioni che sono contenute. Oppure forse dovrei acquistare un HD esterno ma mi fa senso collegarmi a qualcosa di esterno. Del resto anche mettere una memoria interna  non mi piace per niente. Forse devo tenermi così come sono.

Scalza

17 maggio 2012

Propozionalizzate proprietà intrinseche



Se solo l'avessi capito prima che c'era un modo per diradarsi nel tempo per essere sempre in tempo, non avrei perso tutta quell'energia nel cercare di capire come mai certe volte mi sento come braccio di ferro dopo che ha mangiato tre scatolette di spinaci e certe altre mi sento a terra come se fossi sotto la terra.
Bisogna quindi diradarsi come i raggi che vagano qui e là liberamente senza focalizzare niente altrimenti poi rischiano di incendiare boschi e case. Bisogna prendere spunto dalle cose che esistono nell'armonia. Le altre penso che sia meglio lasciarle stare.

Scalza

16 maggio 2012

199 ragionamenti in un SE



Quando mi sveglio ho in mente delle cose strane che però mi sembrano normali. Poi mi alzo e faccio tutto quello che di solito faccio e ripensandoci mi sembrano proprio strane.
Non ho capito bene cosa capita ma temo che il mio astrale non sia tanto in accordo con il mio razionale. Vorrei a questo punto che si trovasse un accomodamento, una pace, un accordo espresso più che tacito.
Per questo ho cominciato a parlarmi. Certe volte mi rispondo ma non è che ho sempre tempo di farlo.
Tuttavia, quando nel silenzio guardo dentro di me, sento il mio cuore che batte e lo so che ci sono.
Se non ci fossi sarei più lieve di un petalo che cade da un albero che sfiorisce perchè vuole mettere su frutti. Anche io voglio mettere su un pò di frutta. Ci ho pensato mentre abbracciavo il mio ciliegio e gli ho chiesto come si fa, perchè ho bisogno di tante vitamine.
Lui non mi ha risposto, si vede che non aveva tempo di ascoltarmi. Così ho guardato dentro di lui e lui era in me, che muoveva i miei rami e le mie foglie azzurre e viola per far cadere le foglie. Un po' mi dispiaceva, di non avere le foglie verdi e di vedere le foglie cadere. Ma poi, guardando meglio, ho visto dei piccoli boccioli rosa pronti a sbocciare. Anche io sto per fiorire e i miei petali invaderanno il mondo intero!

Scalza

15 maggio 2012

Fiere del libro ed eclissi solari



C. diceva che se io fossi stata organizzata avrei fatto molto di più. Io non ci ho mai creduto e ho sempre rinunciato a quell'organizzazione che un po' mi ricorda l'ordine. In un certo senso non lo sopporto, sia C. che l'organizzazione. Perchè hanno sempre ragione, sono evidenti e quindi ritrovabili anche se non li cerchi tanto. Diciamo che sono loro che trovano te.
In un modo che è anche un po' chimico come dice sempre il prof. S. "la chimica è tutto". Ed è vero, io ci ho sempre creduto senza saperlo quindi penso che sia davvero importante.
Perchè ci sono cose che combatti tutta la vita dicendo che non ti interessano e che non le vuoi. Poi un giorno ti ritrovi che non sai com'è successo e fanno parte di te. Ce le hai là che navigano come barchette di carta sopra un filo di acqua. Neppure la tormenta le ha buttate giù a fondo. Un motivo, penso, ci sarà.

Scalza

14 maggio 2012

Ripassati passanti




L'importante è non pensarci più. Quando le persone ti abbandonano poi riflettono che tu non li hai inseguiti e ti vengono a chiedere perchè. Perchè. Perchè.
Perchè avrei dovuto farlo? Se te ne vai vuol dire che non c'è più niente da dire, fare, capire. Forse resta un volersi bene ma in quello che è stato, non certo in quello che sarà.
Per questo sarebbe meglio far finta di niente, peggio sarebbe spiegargli cosa hanno fatto. Avrebbero dovuto capirlo da soli ma forse hanno butatto via il cervello. Penso che sia possibile.
Se era per trovarne uno migliore, a conti fatti, potremmo dire che hanno fatto bene ma se ne hanno trovato uno peggio che si fa? Poco usato, quasi nuovo, un po' svuotato.
Meglio non rischiare. Per quanto sia poco adeguato alla tua ambizione, quel cervello che hai può ancora servirti. Meglio conservarlo nella testa, dico io.
Comunque capita che la perversione sia esponenziale alla ragione. L'unica soluzione è immaginare.
Ci sono ancora altre possibilità.

Scalza

13 maggio 2012

Ammammatevi tutti!






Uno ci dovrebbe pensare alle parole che dice e a cosa significano.
Allora io ho pensato che conosco tanti mammi, che mica lo sapevo che potevano esserlo, però ci sono.
Non credo che qualcuno gli farà gli auguri, allora ci penso io per tutti a tutti.
Buona festa della maternità, che è quell'imprinting per cui ogni papera segue quel primo ed unico filo magico che la lega all'esperienza della vita. Al di là di tutto quello che è quel filo, la papera e la Vita stessa.

Scalza

Astrattivismi energeticabili



Quando non ho voglia di fare una cosa non la faccio. Ci sono però dei casi dove devi inventarti delle scuse, alibi, cose che ti permettano di essere giustificato.
Se io dicessi "non sono venuta perchè non ne avevo voglia" sarebbe la pura verità ma purtroppo non sarebbe socialmente ammesso. Poi uno si chiede perchè in questo mondo circola la menzogna, ovvio!
Tuttavia a volte desideri talmente non avere voglia di qualcosa che poi arriva qualcosa di altro. Tipo un mal di qualcosa che poi passa in un giorno ma che ti rende impraticabile a quella cosa da fare.
Il tuo corpo ha somatizzato un malessere pret a porter che ti rende giustificato.
Penso che anche questo faccia parte della legge dell'attrazione.
Altre volte (quando non funziona la legge dell'attrazione sul mio corpo) faccio altro, così dico "non potevo fare quello perchè AVEVO DA FARE ALTRO".
Penso che questo faccia parte della legge della distrazione.

Scalza

12 maggio 2012

Riconvertiti alla reale identità



Potremmo anche pensare di non essere abbastanza, in ogni caso siamo.
Questo è già un buon punto di partenza.

Scalza

11 maggio 2012

Se sei abbonato lo sai



Stamattina mi ero programmata in un modo e poi ho dovuto intervenire direttamente in un altro modo. Capita che devi fare così, meglio essere flessibili. Ce lo dicono già in molti modi ma la flessibilità che raccontano è viziata come l'aria di certi uffici dove passo e resto poco.
Poi mentre guidavo ho pensato che la mia IMU dovrebbe pagarla in parte la Banca perchè in fondo non è tutta mia la casa. Bisognerebbe che qualcuno lo dicesse a quei cretini che ci governano. Cretini come certi condottieri che portano i popoli allo sbaraglio verso dirupi da cui non riesci più a tornare su.
Ti tocca restare in mezzo a franate sensazioni e ricordi che svaniscono come miraggi nei deserti. All'inizio provi a risalire poi ti fai una capanna e resti ad aspettare. Un drago, un principe, un extraterrestre, una farfalla gigante, qualsiasi cosa sia in grado di portarti via.

Scalza

10 maggio 2012

Frontespizio



Ci sono aspetti che non avevo considerato ma poi questi tornano e quindi devi prenderne atto.
Tipo quei libri che cominci a leggere poi dopo qualche pagina cerchi una scusa per mollarli da qualche parte. Tipo quelle persone che incontri per caso, giri dall'altra parte per evitarle e "per caso" le ritrovi in un frontale che ti impedisce di schivarli nuovamente. Tipo quelle situazioni che ti eri già detto "mai più" e ci ricapiti sentendo lo stesso odore, lo stesso sapore, la stessa brutta emozione moltiplicata per tutti quei mai più che avevi detto. Ad un certo punto uno deve fermarsi e finire quel libro, affrontare quelle persone, districare quella situazione.
I dejà vu (accenti a parte) sono terribilmente noiosi.

Scalza

9 maggio 2012

Accapitati






Ci sono quelle cose che ti aspetti per tanto tempo. Ma questo tanto diventa enorme, gigante, quasi invisibile dalla grandezza che ha. Mi sono ricordata di un sogno. Ero seduta su una collina e poi mi sono accorta che si muoveva: era la pancia di una persona enorme, grande come un pezzo di mondo.
Così ti dimentichi che sei seduto su una persona e pensi di essere sulla terra che è vivente ma di un vivo diverso, che ci sei forse abituato e quindi sei tranquillo.
Poi un giorno la persona o la cosa si muove e tu ti rendi conto che ti eri immaginato qualcosa che però non era proprio così. E ti ricordi. La persona o la cosa diventano accessibili, vere, tangibili.
Ecco, dovrei essere contenta perchè ho desiderato questo momento e invece sono immobile.
Immobile a guardare. La foglia che cade, il solito tizio che passa con il cane, il fumo che esce dalla tazza del caffè. Immobile.

Scalza

7 maggio 2012

Hey's



Oggi ho trovato qualcosa che avevo perso.
Era così piccolo che non lo vedevo ma era così importante che non l'ho mai dimenticato. Le cose a volte sono così, senza che ci sia da capire niente.

Oggi ho perso qualcosa che non sapevo di avere.
Era così inutile che non me ne sono neppure accorta. Le cose spesso sono così, non c'è niente da capire.

Scalza

5 maggio 2012

Qualcosa che va



Da quando S. mi cura, sto meglio. Avevo fretta di stare bene, volevo riprendere me stessa che era rimasta là ad aspettare che tornassi nel controllo di quello che ho. Lui mi ha capito subito.
Non è poco. D.G. mi ha ricordato cose importanti che pensavo fossero sogni che avevo fatto e non contassero più, invece, ascoltandoli nelle parole di un dialogo presente, ho scoperto che era tutta roba viva.
A cui devo molto, più di quello che già so.
Non bisognerebbe mai perdersi d'animo eppure lo si fa. Semplicemente nell'eco di quella risonanza sbagliata che ha creato un sogno interrotto da un rumore mal fatto. Solo che di malfattori è pieno il mondo, l'onda d'urto arriva e se stai fermo ti fa meno male. Poi ricominci. A sognare, vivere, amare, ballare e sorridere.
Volante su quel qualcosa che ancora va, che non è più fuori di te ma dentro, custodito come le cose preziose, uniche, rare, importanti.

Domani presto - alle 5:36 - sarò con tutti a desiderare un mondo migliore. Per me e anche per te.

Scalza

Derogati alla dialettica



E' solo due volte che accompagno il CLB in piscina. Per questo non mi ricordo esattamente l'orario ma per fortuna l'ultima volta ho fatto una CLB-foto per ricordarmelo così perchè mi mancherà quando io avrò più tempo ma non ne avrà più lui, forse anche se spero di no.
Nelle proprietà c'è l'ora in cui eravamo là: io a guardare e lui a nuotare. Quel tempo è stato fermato da uno scatto senza flash. Poi tanto quelle foto non le guardo mai perchè a me le foto piacciono solo se non sono mie, di chi amo e di chi voglio tenere nel cuore e non nei ferma immagine che si possono mettere anche movimentati in quelle modernità che non sempre ho capito perchè non accettato.
Come quando mi hanno mandato indietro parole che erano mie, è vero, ma travisate dal concetto di un contesto sembravano di altri che non conosco affatto.
Tuttavia è inutile pensarci ancora. Guardando bene le proprietà di quel ricordo, nei dettagli c'è scritto "non serve più".

Scalza

4 maggio 2012

Proprietà improprie appropriate per necessità proprie



(per liberarsi di inutili sensi di colpa)

Sarà la cura o forse l'età che si somma come quei libri che vorrei leggere e poggio sul tavolino vicino alla porta che quando torno mi aspettano e quando vado mi guardano come se volessero venire con me. Non è che posso portarmi dietro la casa quando vado e io vado sempre. Ogni giorno, anche se piove, è festa, fa troppo caldo e non mi sento bene. Sarà che so più stare che restare, molto probabilmente è solo quello il motivo.
Però torno sempre, anche quando non mi aspetta nessuno, so che un motivo c'è.
Del resto un po' la vita te lo spiega in quei suoi modi a volte poco gentili.
E il disprezzo di chi non è riuscito a capirti fa il resto, totalizza quella somma che poi ti impropria la proprievolezza. Per questo m'approprio di quello che è generalmente improprio.
In qualche modo pareggio i miei conti.

Scalza

3 maggio 2012

Può darsi che io non sappia cosa dico





E' terribile accorgersi dopo anni di qualcosa che non avevi capito prima e che hai capito dopo. Il prof.  mi dice che la chimica fa la sua parte nella memoria ma io non ho ancora capito che parte fa. Forse fa il palo, così intanto il furto viene eseguito, in ogni caso non è dalla mia parte. Peccato, perchè a me la chimica mi piaceva, il concetto dei legami mi sembrava familiare, quasi intimo.
Ma ho capito che non ho capito anche se mi sembrava di si.
Perchè effettivamente ho capito adesso e quindi prima che pensavo di aver capito non avevo capito niente. Quindi in tutto il capimento che ora c'è e prima non c'era mi sono chiesta se potevo andare a dire a G, dopo anni e anni, che avevo capito ADESSO quello che aveva detto quella volta e che la mia risposta di allora non andava bene perchè non avevo capito.
Giusto per puntualizzare, tanto quello che doveva capitare è capitato dopo, però poteva capitare prima.
Essenzialmente il mio non capire mi rallenta l'agire consapevole, questo è il punto.
Questa cosa non mi piace per questo ho inventato un attrezzo capitore, che ha la forma di un anello e te lo metti come se niente fosse e quando pensi di aver capito ma non hai capito diventa di un colore sbagliato e quando invece hai capito  veramente quello che dovevi capire, resta del colore giusto.
In tutti gli altri casi ci può essere un margine di errore ma è talmente infinitesimale che non vale la pena di parlarne.

Scalza

2 maggio 2012

Programma bloggato






Ho sempre creduto nella spontaneità, perchè mi sembrava più genuina. Ma il tempo che passa mi fa riflettere e penso che fondamentalmente serva a quello. Meglio il play back, meglio un lavoro pensato quando hai tempo e riflesso quando il tempo non hai, che però coincide con quel tempo che vorresti.
Peccato che non posso farlo per tutto, ci sono limiti alla programmazione di me stessa in altre parti del mondo in un momento che non potrei esserci ma vorrei fortemente condividere con quell'esperienza.
E' un po' come se fosse possibile lasciare un pezzo di te testimone di un tempo o di un momento.
Il che serve anche come alibi perchè se capita qualcosa di non troppo buono tu eri da un'altra parte e quindi sei salvo.

Essere salvi oggi è essenziale a una buona vitalità.

Scalza

Programmazione


Stamattina ho usato un salvagente ma non ero nell'acqua. Certe volte, ho pensato, non è importante che ci siano tutti i parametri che ti associano all'uso di un determinato oggetto. Del resto molte persone se ne fregano dei parametri e usano quello che vogliono come lo vogliono. Poi non ottengono quelle che volevano ma solo perchè dal persente si sono rivolti a un tempo passato. Se infatti avessero rapportato in presentimento tutto quello che stavano facendo, magari questa cosa non sarebbe capitata.
In ogni caso il salvagente mi ha salvato, quindi è servito. La gente che è in me mi ringrazia di aver ascoltato il richiamo dell'istinto che spesso serve a cavarsela quando non hai più nessun altra possibilità.

Scalza