29 giugno 2012

Prospettivati in una lateralità



Quando mi sono trasferita in una casa mia non pensavo che avrei cominciato a viaggiare. Effettivamente se tornassi indietro sapendolo, resterei dov'ero perchè limiterei un disagio della combriccola con cui vivo. Tuttavia indietro non si può tornare sapendolo e non sapendolo agirei nello stesso identico modo. Quindi, questo, è un pensiero che non mi serve a niente e non aiuta il mio procedere perchè oltretutto mi disturba la time line e alcune emozioni sommerse.
Di quando G. veniva a trovarmi ed era effettivamente più dolce, poi non lo è stato più. Cosa pensavo di trovare in quello che non c'era? Forse qualcosa. Solo qualcosa di più di quel che mi dicevano. Erano tutti saputoni e ora i saputoni non ci sono più. Resto io e quel che ne so, forse è poco ma mi basta per andare avanti e indietro. Su e giù. Di qua e di là. Con le mie borse, valigie, libri e pensieri.
Se io avessi un delete portatile, lo vorrei pur avendolo.

Allora io deleterei che non è come cancellare cioè tornare indietro non sapendolo ma tornerei come sono adesso e specificherei alcune cose ai saputoni, a G. e al proprietario di quella casa dove stavo e non sto più. Non me ne andrei e certe organizzazioni sarebbero diverse. Avrei meno valigie da fare e disfare, meno borse da svuotare per cercare delle chiavi che spesso dimentico. Per fortuna esistono i doppioni che lascio nelle mani di chi mi fido che sono PRATICAMENTE due.

Ma due mani bastano, non te ne servono diecimila. Questo lo so, l'ho sempre saputo e non mi serve nessun delete.

Scalza

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