31 luglio 2012

Avanzanti impetuosità




Quando i figli diventano grandi, tu diventi vecchio.
Per fortuna il diventare di qualcuno non è per forza un diventare tuo così puoi salvarti dalla vecchiaia e dalla casa di riposo anche se, effettivamente, un po' di riposo è quello che ci andrebbe (per me).
Vorrei a questo punto aprire un dibattito formativo per informare di tutti quegli aspetti che dovrebbero essere affrontati nel contemplare un cambio direzionale utile alla salvaguardia della specie umana. E' di quella che mi preoccupo. Fondamentalmente non mi dispiace di essere sorpassata quando vado in bicicletta da chi prima mi seguiva. E' il corso della vita a cui mi arrendo con piacere. Solo che mi sento ancora responsabile quando vedo che attraversa senza guardare, si muove zigzagando mentre il mio cuore sobbalza sperando che dietro quella crescita muscolare ci sia anche un po' di attenzione attiva. Così mi tocca superare i miei limiti, forzare il punto di curvatura e raggiungerlo per riportarlo nella direzione più sicura. Dico solo che prima era più facile, tutto qua.

Scalza

30 luglio 2012

C'era una voltarella che riposava nel prato



F. mi ha detto "Sembri una principessa" ma non so che vuol dire. Se ha un significato di apparente supremazia, idiallaca presenziabilità, eterica dissoluzione della mia umanità.
Bisognerebbe capire meglio ma molto probabilmente è meglio non capire affatto, ritrovando quell'emozionalità, sbagliata e illusoria ma compensativa al massimo, che ti isola sul palcoscenico di un altro vedere. Peccato che non sia il mio. Io ho sempre pensato di essere il comandante dell' Enterprise come Kirk, James Tiberius Kirk.
Per questo scrivo favole.

Scalza

29 luglio 2012

Concretismi raggiungibili



Avevo vent'anni e poi non li ho avuti più. Ne ho avuti altri, come capita con i vestiti, le borse e i braccialetti. Certi li ho persi anche se mi piacevano molto, è andata così. Mi è dispiaciuto per un po' e poi non ci ho pensato più. Come mi è capitato con gli orecchini che mi aveva regalato G.
Poi un giorno è arrivato un pacchettino per me da un posto lontano. Li avevo dimenticati sopra un cassettone di legno chiaro. Per fortuna li hanno trovati e restituiti.
Bisognerebbe fare così con tutto e tutti. Invece ci sono persone che trovano cuori, occhi e pelle che erano tuoi e non te li restituiscono ma se li tengono con quell'avidità propria di chi usa ANCHE l'inganno piuttosto che la consapevolezza di capire che prima o poi quando tornerà nell'unità, saprà che il trattenere cosa non era suo l'avrà privato di quella bellezza che raggiungi SOLO se puoi unirti con la tessera specifica con cui sei stato immaginato e catalogato.

Il rimpianto più grande sarà il loro, non il mio.

Scalza

28 luglio 2012

Fintevolissime disparità



Non mi ricordo com'erano i miei quando ero adolescente. Cercavo di sfuggire a tutte quelle negazioni e urla e strepiti, facendo finta di capire quello che mi dicevano. Ma non lo capivo assolutamente.
Effettivamente anche il C-ex-LB fa così. Però urla e strepita come me, non finteggia nulla.
E' una classe A+++, l'ho cresciuto bene.  Così alla fine, per tergiversare nell'ottenimento di un po' di silenzio e pace, finteggio io.

Scalza

27 luglio 2012

Sforbiciata



Stanotte ho sognato un sogno e quando mi sono svegliata ho pensato "chissà dov'è finito quel sogno?" e chissà quanti se lo chiedono come me. Sogni che si perdono o si nascondono qui e là e poi chissà se qualcuno li trova e che ne fa.
Ci pensavo mentre guidavo ma poi mi è venuto in mente che non devo pensare mentre guido perchè spesso sbaglio strada e faccio percorsi alternativi che però non sono abilitati a farmi raggiungere quelle località dove per doveri semicontrattuali mi attendono.
Per fortuna in questo periodo ho un navigatore a fianco che guarda sempre fuori dal finestrino ma poi se sbaglio mi dice "guarda che non hai girato". Quindi controvertisco gli andamenti con la manovra ad U che ormai è quasi daperttuttto vietata e mi dirigo verso il posto X.
E' una semplice questione di flessibilità.

Scalza

26 luglio 2012

Rincorrente l'ambivalenza della rinuncia



Quando guardo certi tramonti, resto stesa senza capire. Così come quando A. mi spiega che devo recuperare prima di ricaricarmi per fiondare chissà dove, se un dove c'è. Come se volessi raggiungere mondi che ancora non ho visto anche se li conosco già abbastanza bene. Dev'essere una questione di percezione. Come quando nuoto a occhi chiusi e poi mi fermo per ascoltare il movimento degli altri. lasciando che il mio corpo scontri contro la velocità di quelli che devono fare quel tot di vasche al minuto per sentirsi a posto con la propria produttività.
Scontrata mi riprendo meglio che sfrontata.

Scalza

25 luglio 2012

Aller





C'è una dolcezza nel cambiamento che mi fa dimenticare ogni timore di andare.
E' quella dolcezza che guardo quando ci sono cose troppo grandi che non so affrontare (più). E' come una piccola me che quando serve viene fuori e mi fa capire di cosa tratta davvero la questione della grandezza.

Scalza

24 luglio 2012

Arraffabili questioni sparse



Quando si viaggia c'è troppo poco tempo per pianificare un percorso perchè gli occhi guardano cose che non avevi previsto nel desiderio di raggiungere la meta e ti potresti fermare in un posto diversamente abile a raggiungere qualcosa di altro.
Deve essere quello che capita spesso nella vita e poi quindi parlare della legge di attrazione e della capacità di attrarre la legge e quello che vuoi, non serve più.

Scalza

23 luglio 2012

Frontiera



Sono stati anni difficili. Ho perso mio padre, mio figlio è diventato grande e io mi sono sentita inadeguata. Come quando hai le scarpe troppo grandi o i jeans troppo stretti che va bene lasciarli mezzi aperti fino ad un certo punto. Quel punto che ti rende normalizzata in quella specie di visione dove resti a tappezzare un quadro che prima o poi speri che qualcuno completerà.

Spesso infatti è come quando guardano un tuo profilo, come se poi dovessero stilare un identikit. Giusto per parlare male e ricordarti quei difetti che nessuno amerà di te ma che a te piacciono tanto perchè ti rendono diversa così come vuoi essere per assomigliare solo e sempre più a te stessa.

Altri ti confonderanno in mezzo a mille altri occhi, nasi, bocche. Sarai una che è un miscuglio di idee e di ricordi ma se non lo sai sei mezza salva. Meglio non sapere tutto, l'ho capito quando incontravo quei qualcuno che dicevano di cercare un altro amore ma intanto parlavano di tutti quelli che avevano avuto tranne che di se stessi.

Sono pochi quelli che hanno il coraggio di guardare veramente in se stessi che è lo stesso coraggio di guardare veramente negli altri, come quando si apre veramente un libro e si legge qualche riga per capire. Alcuni approfondiranno il capitolo ma solo pochi lettori arriveranno a leggere tutto, prefazione e sommario compresi. E poi sogneranno su quelle parole, le rileggeranno e scriveranno qualche frase su un biglietto di auguri di natale o forse per un anniversario importante.

Sono stati anni difficili. Ho perso mio padre e mio figlio è cresciuto con quella fretta che hanno tutti gli uomini quando arrivano alla soglia di quella falsa indipendenza che non fa che legarti a luoghi comuni e dati di fatto. Passerai l'altra metà della vita a cercare di capire cosa ti fa sentire infelice e se sarai abbastanza fortunato, arriveranno anni in cui ti slegherai e potrai dire: sono stati anni difficili, ma ce l'ho fatta.

Scalza

22 luglio 2012

Deliri



U.T. mi ricorda tanto A.B. che ha la stessa voce di L.L. che mi è sempre piaciuto perchè non lo conosco per niente. A.B. invece lo conosco anche troppo e nonostante per voce sia simile a L.L. evito di parlarci insieme. Invece L.L. lo sentirei parlare per ore ma tanto non lo ascolto quasi mai e quindi ho pensato che è per quello che mi piace. Molto probabilmente se io lo ascoltassi tanto mi ricorderebbe AB e lo troverei insopportabile allo stesso modo. Chissà perchè lo strascico negativo ha più valenza di quello positivo.
Vorrei essere diversa. Se lo fossi, la voce di LL mi renderebbe piacevole anche AB e quindi UT sarebbe positivizzato anzichè essere destinato alla sensazione antipatica che ha per somiglianza con AB.

Scalza

21 luglio 2012

B. & G.



Perchè effettivamente se i maschi-uomini, non li prendi per la gola, devi prenderli in altre parti di loro stessi. Il che diventa impegnativo, per certi versi complesso.

Se sapessi (e avessi saputo) cucinare benissimo, tutto questo non sarebbe mai capitato.

Scalza

20 luglio 2012

To change





Quando i tormenti hanno un nome anche se non sai esattamente il cognome, è meglio. Certe volte i nomi sono tanti e va anche bene, perchè in fondo una predisposizione cosmica c'è.
Se il nome è il tuo, ci va qualcosa che sposti l'attenzione su altri luoghi, spazi, dimensionalità. Per sentire di nuovo quella felicità, voglia di volare, esistere, mangiare la pizza, ridere, abbracciare i lampioni per strada e parlare con bidoni dell'immondizia.
Ce ne sono certi un po' abbandonati ai lati di strade quasi deserte che soffrono di quel senso di solitudine che non è la solitudine vera e propria. Lo so perchè le ho conosciute entrambe e in fondo è il senso che fa male, perchè le cose che fanno senso non sono mai belle. Però capita, che desideri con sofferenza e ti accorgi che è quell'emanazione di sofferenza che ti porta via la realizzazione di un desiderio, di un arrivare. Bisogna desiderare senza sofferenza.

Ad esempio a me piacerebbe ritrovare la motivazione di alcune cose che prima facevo e ora non faccio più ma mi manca il farle però non so farle e quindi soffro perchè non ho un perchè e lo vorrei ma non ce l'ho, il punto è questo. Mi andrebbe bene anche una motivazione sbagliata, potrei cambiarla, farla diventare altro o starci a ragionare sopra. Invece non ho niente e non posso ragionare sul niente perchè il niente è come il tutto. Me l'aveva detto D. insieme ad altre cose che non voglio più ricordare ma tanto le ricordo lo stesso e mi viene anche un po' il tormento che le ricordo. Aveva ragione, questo mi dà ancora più tormento.
Il tutto è il niente e il niente è il tutto. Per questo non ho più una motivazione perchè è come averne però alla fine se uno ce l'ha, è meglio. Diciamo che è più semplice, è come avere un guinzaglio che se sei un randagio finisce che ti serve, perchè ti abitua ad un movimento circoscritto a dei luoghi, spazi, atmosfere.

Se viaggi ovunque non puoi perderti ma perdi tutti gli altri, il punto è questo.
Forse ho voglia di perdermi, ma non voglio più perdere.


Scalza

19 luglio 2012

I love l'amour




Se chi amo non mi ama, posso amare ancora, altre persone. Mica conosco tutti quelli che abitano questo mondo.

Così come può capitare di non trovare il frutto dentro una noce perché si è seccato, posso non trovare l’amore dove lo cerco. Questo vuol dire solamente che non ho la vista a raggi X e quindi non posso vedere dentro i gusci, quindi devo cercare un altro guscio. Ne troverò altri senza frutti, poi troverò anche dei frutti. Piccoli, grandi, più morbidi, rinsecchiti. Li posso assaggiare, odorare, toccare, guardare. Devo scendere nella fisicità del frutto ed entrare in relazione con la mia fisicità. Alcuni mi piaceranno, altri no, altri mi lasceranno un gusto amaro ma non significa che tutti i frutti sono amari. Significa che alcuni gusci hanno un frutto che non è di mio gradimento.
Ne troverò anche che mi piacciono molto.
Poi, ne incontrerò uno che mi sazierà. E non avrò più fame.

Scalza

18 luglio 2012

My Life



Ci sono momenti che non riesco a dimenticare ma ne farei a meno perchè mi disturbano con quel ci assomiglia che è come una nuvola che ti perseguita. Altri non vorrei lasciarli andare perchè so quanto ero felice in quel momento. Come quando ho visto i suoi occhi per la prima volta. Ci siamo guardati tutta la notte senza dire una parola e ho capito subito che era vero amore.
Di quelli che anche se sei distrutto c'è sempre una tenerezza che tocca il tuo cuore come se lo stritolasse ma quel dolore è la liberazione più dolce che ogni creatura può vivere.
Ho desiderato essere di più di quello che ero. L'ho fatto per il suo cuore. E ho cercato di costruire felicità anche quando intorno tutto crollava. Mi sembrava che fosse la cosa migliore che potessi fare per te e se non sono riuscita è solo per incapacità che in un certo modo diventa impossibilità pratica.
E' la più bella storia della mia vita, l'unico eterno dove potrò restare sempre, al di là di ogni dove, ogni quando.

Quando guardo i tuoi occhi è come la prima volta. So che è vero amore, per me e per te.

Scalza

17 luglio 2012

Consorzio per il recupero del valore umano


 

Sono un tipo riciclante. Riciclabile, mai.

Però capita che ti riciclano come quei cicles masticati che perdono sapore e elasticità. Per forza ti tocca buttarli via, è naturale che non ti piacciono più. In quei casi, bisogna avere la forza di dire "ho da fare, sono occupata, guarda caso sono appena andata via" (...).


Scalza

16 luglio 2012

Friabilmente considerati nel tot




Chi c'è, c'è. Ma chi non c'è potrà tornare prima o poi.
Per questo lo aspetto sempre.

Scalza

15 luglio 2012

13 luglio 2012

Ricomposizionati




Quando non mi piaceva qualcosa mia nonna mi diceva sempre "tappati il naso" e io me lo tappavo e buttavo giù quei bocconi amari. Solo che poi non mi ha spiegato come fare a digerirli quindi ho quasi sempre mal di stomaco.


Scalza

12 luglio 2012

11 luglio 2012

Tutto quello che mi va (a me)



Prima volevo amare e poi essere amata e quando mi hanno amato ho pensato che potevo amare senza pericoli ma effettivamente chi ti ama prima può non farlo più dopo quando hai deciso di farlo tu. Perchè a volte l'amore è un cappio vicino a chi canta come una sirena per attrarti e nell'attrazione è bello come quelle piante carnivore che tu sei solo un moscerino come me e giri e svolazzi e non t'accorgi di null'altro che quella bellezza che vedi e ti piace tanto. Poi ti appoggi e zac! vieni divorato da una cosa che non è per niente amorevole anche se i new agisti dicono che nel cerchio della vita è meglio se stai hakuna matata che tanto quel che fanno a te lo fanno a tutti perchè siamo nell'unità e quindi se ti mangiano è come se ti nutrissi anche tu e se tu vieni mangiato è come se venissero mangiati anche loro. E' il riflessivo che conta più che la proprietà transitiva di un da qui a là.
Quindi posso anche non amare e non essere amata, c'è chi lo farà meglio di me e anche per me.

Scalza

10 luglio 2012

Diceteglielo voi!



D. diceva sempre -vorrei ma non posso- e io che potevo e volevo mi sentivo un po' sfasata perchè nella relatività dei segni basta un meno per produrre una negatività. E' una cosa abbastanza elementare.
Per fortuna mi sono fatta delle domande, delle questioni, delle interrogazioni. Consultata mi sono anche risposta e mentre riformulavo una strategia ho scoperto che effettivamente D. poteva ma non voleva e le cose sono cambiate. I rapporti si sono un po' imbruttiti come con tutti quelli che è andata così. Effettivamente ho sbagliato io a credere nel potere e infatti poi sono cambiata e ho imparato a credere nel volere.
E' il volere che ci rende migliori, più accettabili e migliormente collocabili nello spazio del tempo che ci resta. Accanto a quelli che vogliono quello che vuoi tu.

Scalza

9 luglio 2012

Inesorabili ma realmente accessibili



Certe volte mi sento un genio. Esattamente quelle volte dove gli altri o semplicemente qualcuno, non mi capisce se provo a spiegare. Effettivamente se sono un genio è normale che gli altri non mi capiscano anche se a me sembrano cose semplici. Però se sono semplici mi viene il dubbio che la mia genialità sia un eccesso di svitatezza come dicono alcuni o semplicemente gli altri.
Tuttavia, elaborando alcuni miei personali grafici iso-quantici dove ho probabilizzato le curve della possibile mia svitatezza parametrizzata su un campione di cervelli che ho osservato in un periodo X, mi sono resa conto che effettivamente sono un genio. Ma non di quelli della lampada perchè ai desideri preferisco i sogni. Da sempre.

Scalza

8 luglio 2012

Dovrebbanti & Avantosità



L'altro giorno di quell'altro anno che non era bisestile anche se io pensavo di si ma poi me ne sono accorta perchè avevo un appuntamento il primo marzo che ho logicamente mancato e forse mi sono persa un'occasione buona. In quell'altro giorno io ho visto una persona passare che al di là del sesso specifico che forse neppure aveva, mi ricordava qualcuno che conoscevo bene. Poi non l'ho più vista e me ne sono dimenticata.
Stamattina l'ho rivista e visto che gli anni passano ma i bisestili adesso so bene quali sono, l'ho fermata e gli ho chiesto se si ricordava di me. Non si ricordava e quindi molto probabilmente questa è una cosa che ha a che fare con gli sfasamenti temporali esistenziali che vivono parellamente disgiunti dentro di me. Ecco, io pensavo che mi serve una colla, di quelle abbastanza incollanti perchè si tratta di cose vecchie che vorrei mettere a posto con un gesto determinato ed unico.
Mi piacerebbe tanto, tantissimo.

Scalza

7 luglio 2012

Just - in





PERO'



Dovrei riconsiderare alcuni passaggi sfocati che ci sono stati nella mia vita. Prima ero troppo occupata a rivedere la sceneggiatura per cercare un finale adeguato alla mia voglia di essere qui.
Poi ho capito che il regista è un altro, inarrivabile nella contestazione formale ma suscettibile alla variazione imprevedibile delle mie battute. Per questo dico sempre quello che non ho ancora pensato.
Mi sembra di avere una migliore libertà.

Scalza

6 luglio 2012

Futurabilandia




Prima che qualcuno mi rovini la giornata, perchè la terra trema ma la gente non lo sa a meno che non è sopra la terra che trema, guarderò altrove.
Altrove è un posto dove sto bene, perchè di solito ci sono io e qualche altro che però è come me. Quindi facciamo finta di niente e non ci parliamo affatto.
Altrove è un posto dove sto bene perchè ci sono quelle io che mi dimentico spesso così mi tengo un po' compagnia.

Scalza

5 luglio 2012

Sottotitolati





Il mio sistema nervoso è un po' nervoso tuttavia penso che questo sia perfettamente normale perchè diversamente si chiamerebbe sistema calmoSo. Evidentemente c'è in noi una componente di nervosità che deve agire per quello scatto che bisogna avere per risultare vincenti in quella gara che fai con te stesso anche se spesso ti paragoni agli altri. Lo fai perchè non puoi vederti bene ed effettivamente gli specchi non è che servano a granchè. Immaginando di poter camminare specchiati sempre poi alla fine non sapresti proprio che direzione predere e sarebbe più difficile di quello che è già.
Molto probabilmente è meglio non pensarci affatto.

Scalza

4 luglio 2012

Precognizioni



Ieri G. mi ha detto che sta facendo la dieta dei Flinston ma io ho pensato che mi stava prendendo in giro. Poi però ho capito che diceva sul serio.
Si chiama paleo diet che però non ho capito dove prendono la carne di dinosauro ma ormai con la genetica non si può mai dire quale sia il limite delle cose.
Il che può anche avere un lato positivo perchè se fosse possibile, mi piacerebbe nel caso incontrare qualche riesumato egiziano perchè degli uomini preistorici mi sono un po' stancata.

Scalza

3 luglio 2012

Inderogabili



Quando chiudo gli occhi vedo sempre dei fiori. Oggi li vedo anche a occhi aperti.

Scalza

2 luglio 2012

RiprovarSi




Quando ho cambiato casa sono rimasta la stessa, non è che ho cambiato anche quello che avevo dentro. Però speravo di non trovare più quelle sensazioni sgradevoli che avevano condito certi modi di essere e di pensare e di fare e di capire. Invece, mi sono portata tutto dietro. Le cose che mi servivano erano negli scatoloni seppelliti dalla mia mancanza di voglia di aprire e disfare. Le cose che non mi servivano erano là a guardarmi noiose ed instabili come certi cieli mezzi estivi, come le mani di chi non vuoi, come gli sguardi di chi vorresti evaporato come l'acqua nelle pozzanghere.
Poi passa il tempo e gli scatoloni li apri, trovi di nuovo quello che ti serve e quando stai meglio è già ora di cambiare di nuovo casa. Non lo trovo giusto.


Scalza

1 luglio 2012

Intraposti appostatamente



Non so dire cosa sia meglio. Dimenticare o ricordare. Bisognerebbe adottare la regola pratica di scordare quello che ferisce e ricordare quello che ti fa stare sempre al meglio di te.
Tuttavia l'orientamento non è simmetrico ai fatti e la memoria va un po' per i fatti suoi.
Che se ti capita di trovarti all'angolo di una strada dove qualcuno ti aveva detto qualcosa di brutto te lo ricordi perchè in quel punto sarà rimasto, forse attaccato a un lampione, l'impressione di quell'emozione di stupiscimento ferito che ti aveva sedato, annullando la percezione di quell'intorno che dovrebbe salvarti quando sei schiacchiato dal peso di cattiverie non utili al procedimento in corso. Capita. Forse avrei dovuto comprare quell'armatura antica che vendevano in quel borgo antico dove sono stata quell'estate che faceva caldo ed eravamo sempre al mare.
Mi era sembrata inutile e costosa ma ora mi ricredo.
Dovevo affrontare certi momenti lanciando una lancia a mio favore e ribattendo a quei pesi morti che avevano solo lo scopo di frenare i miei facili entusiasmi. Che male c'è?
A credere di poter essere sempre felici con quel niente-tutto che la vita offre ogni giorno?
E' così che voglio restare. Sempre.

Scalza