24 dicembre 2013

A(n)gurie e buone ennilità



Non potevo esimermi dall'esibiliare l'andamento socio-paritetico delle possibilità.
Essenzialmente perchè vorrei rientrare nel movimento ambientale, attiva nel procedere con una certa sostanziabilità accreditata nella portabilità. Se qualcosa non è portabile, non serve a niente.

Mi è venuta in mente M. che esibiva senza esilio le sue pochezze con estrema evanescente insensibilità. Forse perchè suo padre l'ha cresciuta facendola sentire una principessa. Dev'essere quello. Mio papà mi ha insegnato ad usare la chiave inglese perchè gli inglesi sono un po' dapertutto e in un certo modo in questo mondo te la devi cavare.
Me la sono cavata, non c'è che dire ma, se potessi puntualizzare, avrei preferito essere più insufficiente alla quotidiana gestibilità. Mi avrebbe consentito un più ampio compromesso. Il che mi fa riflettere quanto sia amabile l'ignoranza e l'ignorare. L'ho detto a MD che mi ha risposto "tu sei ignorante" e quindi dovrei sentirmi più lieve ma ancora non riesco a volare. Magari sono ignorante ma in cose che non mi interessano e invece vorrei essere ignorante in quelle cose che mi interessano. MD non sarebbe d'accordo perchè il suo interesse è solo quello di contraddirmi. Quindi non glielo dico.
Magari glielo scrivo nel mio biglietto di auguri ennili.

Scalza

23 dicembre 2013

don't break my balls



Per tutta una serie di fattori X Y Z che coordinano lo spazio cosmico che abito, mi tocca tergiversare su tante di quelle palle che spesso sono stata tentata dall'organizzare in un semplice conteggio numerale. Tuttavia, sono presa da altri fattori che limitano il mio tempo per le bischerate.
Quindi mi tormento in silenzio, restando sorridente per semplice circostanza.

Scalza

21 dicembre 2013

16 dicembre 2013

Perspicaci audacità



In questo genere di modernità che attualmente vige come regola, l’intolleranza è la giustificazione dell’estrema flessibilità dell’essere.

(da Y2, radicalizzazione di pensieri)

Scalza

13 dicembre 2013

Appetibili digiunature



In realtà è meglio utilizzare un linguaggio figurato e sobrio che sia comprensibile solo a tratti, come se la lucidità con la quale ti inter-connetti con l'altrui forza vitale, fosse un banco di nebbia che all'occorrenza puoi spazzare via con un soffio sussurrato. Quasi sempre la nebbia è necessaria alla sopravvivenza memorica di quello che è il tuo piccolo e prezioso sè.

Scalza

12 dicembre 2013

Tra-mutati




E' un periodo librante.
Nel senso che libro accademici profitti, non preventivati e tuttavia graditi come quelle cose che ti rapiscono e ti trasmutano in quelle realtà apparenti, dimensionalmente occasionali & instabili.

Scalza

11 dicembre 2013

Seppurevoli artifici


Quando pensi che l'esperienza serva a crescere la tua comprensione, stai parlando di qualcosa di diverso dell'amore di coppia. Là serve perfetta ignoranza, oblio o stordimento.

Scalza

7 dicembre 2013

Dalla sartoria ci passo domani



I panni sporchi non si lavano più a casa.
Oltretutto si paga anche per non farlo quando, a ben vedere, bisognerebbe farsi pagare.

Scalza

6 dicembre 2013

Volante



Ci sono parole che isolate generano un mistero.
C. mi ha scritto su un post it "volante" e io ho sperato nella volatizzazione ma bisognerebbe che ci sia un tempo definito. Potrebbe anche essere un pezzo della sua automobile che ha perso e forse sta cercando ma poi non posso sapere tutto io, quindi ho buttato il post it.
Tutto ciò che è decontestualizzato non mi interessa più.

Scalza

5 dicembre 2013

Una scarpa e 2 piedi



Bisogna dire che sono migliorata. Penso meno al passato e guardo finalmente il presente.
Nel presente attualizzato ma non attualistico, vivo una realtà apparente più che appariscente. Ho eliminato il conflitto ma a ben vedere sono ancora nel paragonistico.

Scalza

4 dicembre 2013

Distribuiti casualmente nelle proprietà statistiche del caso



Oggi R. mi parlava di una che ha fatto cose orribili, manipolato alla grande, ucciso (mentalmente) tante di quelle persone che dovrebbe essere ricercata dall'FBI sezione "persone pericolose".
Andando a fondo abbiamo capito che quell'una ero io.

E' sempre bello quando il caso vince sulla legge statistica dell'improbabilità.

Scalza

1 dicembre 2013

Essere ancora semplicemente Y




Bisogna essere un pò easy, rompendo quegli schemi dove ti rinchiudono per avere il tuo controllo.
Ma io me ne frego, sono easy e molto friendly. Mi piace cosY.

Scalza

29 novembre 2013

Innovativi ma non desiderati



Quando sai di essere ignorante vivi più sereno. Puoi permetterti di dire quello che pensi e anche di scriverlo perchè i congiuntivi sbagliati uniti al concetto spazio-temporale della multidimensionalità, non fanno che amplificare il significato proprio di quella tua esternazione.
Altri concetti precisamente espressi, sanno di buono come la carta igienica e forse anche la stessa funzionalità.

Scalza

27 novembre 2013

Soccorsamente più in là



Da quando ho insufflato aria in quel manichino non sono più la stessa.
Io che schernivo il sentimento e mi dilettavo a canzonellare le arie romantiche con dei finti passi di tip tap.
Sarà stato lo sguardo fisso o la pupilla dilatata, il polso assente o la briosità dell'ingegnere vigilante ma alla fine il suono della campana l'ho sentito. A dire il vero era più simile a un fischio ma mi ha dato l'ok.
E quando una cosa è ok, come puoi dimenticarla? Mai più.

Scalza

25 novembre 2013

Amministrate verità




Se Fabio Volo è diventato uno scrittore è colpa di chi ha acquistato i suoi libri.
Che sia chiaro, smettetela di prendervela con lui! 
Dopo lo spesometro propongo il lettometro che non misura il letto e neppure la lettura. Semplicemente dà le generalità di chi acquista un determinato libro.

Adesso scrivo una mail a Bray.

Scalza

24 novembre 2013

Easy like Sunday morning



Se optassi per un linguaggio differente, più modulato sull'assenza concettuale e maggiormente formalizzato in curve biodinamiche assimilabili armoniosamente alla velocità con cui il mondo attraversa questo tempo, praticamente inutile, forse sarei meno interessante ma sicuramente più attraente.
Ma fingere va bene fino a un certo punto e in quel punto ci sono praticamente arrivata tre anni fa.
Per questo mi limito a modulare una semplice familiarità.

Scalza

23 novembre 2013

Probabilmente



E' come una porta di servizio che uso quando voglio tirare fuori quello che ho tra i denti e non si tratta di giornali perchè :
1)non sono un cane
2)non ho padroni
3)non ho nessun rapporto con la carta stampata (dis)informativa.

Ma poi pensavo che ci sono momenti che potrei usare con una certa ilarità per non dare troppo nell'occhio dei cicloni. Non ho più l'età per gestire le tempeste ormonali.

Scalza

22 novembre 2013

Friend (S)



Allinearsi va bene fino a un certo punto. Quel punto dove se non ti disallinei rischi di perdere il filo conduttore della tua vita, quello che ti porterebbe fuori dal labirinto dell'esistenza. Certo, per amicizia potresti anche perderti ma poi, ricorda bene, resterai perso in quell'assolitudine a lamentarti e a cercare quel filo perso.
Lo so perchè mi è capitato già troppe volte. Spero di aver compreso la lezione che la Vita mi ha offerto quasi gratis.

Scalza

21 novembre 2013

Più di lui meno di te




C'è chi ha scritto una famosa canzone mentre era seduto in bagno.
Io quando avevo 5 anni ho imparato la tabellina del 5.
Sarà che certi luoghi stimolano la genialità. Poi sono andata a scuola e mi hanno normalizzato.

Scalza

19 novembre 2013

S-capi-strati




Quando fa freddo basta che mi ri-vesto bene e il freddo non lo sento più. Però ci sono quelle volte che anche ri-vestita, c'è qualcosa che non va e quel gelo mi entra dentro, allora devo accendere una stufa o prendermi in braccio il gatto che non sempre ha voglia di essere preso in braccio perchè mi assomiglia ed è proprio un pò balengo. Balengo ma caldo, come un morbido peluche. Doppio balengo più di me. Y

Scalza

25 ottobre 2013

Tuttaviandomi




Per ritrovarmi, ho dovuto eclissarmi. Forse perchè se è buio, quel poco di luce che resta riesci a vederla. E a crederci ancora.
Poi sono partita con due cicles in tasca che mi sono bastati per andare e tornare. Perchè il cicles quando non ha più sapore ti fa venire un nervoso che prenderesti a botte anche uno che ti è simpatico.
Con le dovute protezioni penso di potercela fare.

Scalza

23 ottobre 2013

O(ceano)





“Dimmi di te”.

“Non so cosa dirti”.

“Parlami dei tuoi sogni”.

“Li ho dimenticati”.



C’era un tempo in cui volavo sopra oceani di parole.

Oggi volo sopra deserti di silenzi.




30 settembre 2013

Unlimited



A. mi lascia sempre un senso di non so che nell'aria, che poi mi trascino dietro per qualche giorno. Forse per questo vado più piano e non ho più quello slancio che mi piace tanto (di me). Dev'essere una resistenza attrattiva verso la probabilità di appiccicamento.
Per fortuna c'è sempre un po' di vento che sposta tutto via.

Scalza

27 settembre 2013

Sospesi da chi?



Hai presente quelli che scrivono mettendo tutti i puntini qua e là come se fossero coriandoli? Io non li capisco. Forse ti danno il tempo di leggere? Vogliono essere sicuri che li hai capiti? E' un modo per dire cose invisibili? Sono briciole di biscotti che mangiano mentre scrivono short message service?
Io non lo so perchè, ma è così.

Scalza

26 settembre 2013

Tiritera



Possiamo anche far finta che tutto va bene, tanto è lo stesso. Se va bene davvero, meglio così.
C'è solo un po' di nebbia la mattina, che s'affloscia come un ubriaco sulla strada. Bisognerebbe raccoglierla per farne dei fiori da regalare a chi non sorride mai. C'è tanta gente arrabbiata che incontro mentre vado di qui o di là. Bisognerebbe spiegare che non serve a niente. Meglio sorvolare su quello che non va e far finta che va tutto bene, tanto è lo stesso.

Scalza

25 settembre 2013

Amore di plastica



Ci sono quelli predisposti che si adagiano su quelle cose che vivono senza chiedersi mai perchè. Altri invece non si bastano, per questo poi si coinvolgono empaticamente interconnessi con specularità che non si completano per niente.
La predisposizione è quel limite che vorresti superare ma che, in fondo, ti lega alla tua peculiarità. Come dire che l'originalità si paga, c'è poco da dire.

Scalza

24 settembre 2013

Per lo più



Stanotte ho sognato che nevicava e avevo freddo perchè era ancora estate.
Il problema è essere temporizzati. Io non lo sono per niente.
Quando R mi prende in giro, mi viene da menarlo, non da rispondergli. Però il giorno dopo gli dò delle risposte sensate che per un mero problema di temporalizzazione, risultano essere incomprensibili.
Se fossi meno fisica o più mentalmente fisica, quando nevica sarebbe inverno e d'estate ci sarebbe solo il sole. Anche nei sogni.

Scalza

23 settembre 2013

Tritamenti



A volte è inutile spiegare le cose, tanto chi le ha capite in quel modo sbagliato che non è spiegato non si accontenterà della tua versione dei fatti. E' meglio tergiversare.
L'importante è non perdere la capacità di respirare, inspirando ed espirando. Perchè le due fasi sono ugualmente importanti alla funzione vitale della mia esistenza e non voglio perderle mai più.

Scalza

20 settembre 2013

Everybody loves somebody





Mi preoccupa l'ambiente umano. A volte penso che non ce la farà a sopravvivere ma poi penso ad altro, mi distrae quella lieve socialità che circonda il mio quotidiano. E' quasi un swing che ondeggia tra le curve di imprevisti e di sorprese che mi spaventano per l'incredibile puntualità che riescono ad avere nella vita delle persone in generale. Specificatamente so bene che è difficile collocarle nella time line ma nella giusta distanza un senso ce l'hanno. E quel senso a volte ti riporta indietro mentre attraversi una strada e vedi senza guardare. Per fortuna le automobili hanno un clacson. Ti spaventa ma ti salva, c'è poco da dire.

Scalza

19 settembre 2013

Troppità senza veli



F sembra una persona speciale ma non lo è per niente. Invece ci sono quelli che neppure ti accorgi che passano, parlano, esistono e poi quando ti risvegli dal torpore che ti assemblava nell'insieme proteico umano, ti viene un colpo a pensare che sono sempre stati là vicini a te.
Forse perchè chi ha poteri speciali deve restare invisibile per poter vivere come tutti gli altri oppure si fa una doppia personalità che però alla lunga, secondo me, ti fa impazzire.
Meglio essere invisibili o pazzi ma senza doppia personalità.

Scalza

18 settembre 2013

If you believe




Alla fine impari che niente è indispensabile, neppure il sale. Se lo dimentichi, riesci a sentire di nuovo i sapori veri, quelli essenziali e ti diverti al punto che ti ricordi di dimenticarlo. In questo modo impari che il ricordare e il dimenticare sono due polarità dello stesso campo che interpolano un ragionamento senza frantumarlo.
Cosi puoi ricordare di dimenticare alcune cose anzichè dimenticare di ricordarti. A volte è più semplice.

Scalza

15 settembre 2013

Possibili rallentamenti



Quando incontro un ingorgo, mi capita di pensare. Per questo non sopporto gli ingorghi.
Il pensiero che si fa in un'auto chiusa non è mai buono. Gira nello spazio rinchiuso come un lupo affamato anche se hai tolto il ricircolo e aperto un po' i finestrini.
Oggi ho provato a fare amicizia ma i lupi non sono troppo facili da capire, più semplicemente ti azzannano e portano via un pezzo. Se ti serviva, sei fritto.
Per questo oggi ho sbagliato tutto. Mi serviva quel pezzo là.

Scalza

13 settembre 2013

Respira (bene)



Oggi F mi ha superato, poi mi ha chiesto scusa con la mano destra, ma io ho fatto finta di niente.
Allora mi ha chiamato per chiedermi "Ciao sono io davanti a te! Come ti senti?".
Avrei voluto dire "Superata, grazie". Dalle considerazioni di chi non mi ha considerato, nel controsenso che crea ogni presupposto peccato che non hai commesso ma che ti hanno attribuito per liberarsi di te. Dalla noia esistenziale che conduco per mancanza di vivacità nei dialoghi che posso permettermi di incontrare quando muovo le mie fattezze. Dalla percezione che si avvarrebbe di quella lieve superficialità ondeggiante per esigenza di bilanciamento. 
Ma non mi avrebbe capito. Ho preferito dire "Ciao, non ti avevo riconosciuto. Mi sento bene, grazie. Buona giornata".

Scalza

12 settembre 2013

Impossibilitati dalle troppe possibilità




Vorrei capire cosa aspetto. Sento il cuore che spinge come se dovessi fare i cento metri alle olimpiadi, ma non mi sono allenata. Non ce la farei. Arriverei ultima, tardi, mi potrei fermare troppo presto o troppo tardi. Potrei sbagliare, anche se M dice che gli sbagli non esistono ma C mi ha detto che l'ultimo sbaglio l'ha distrutto. Se faccio una semplice media matematica, ci sono troppe possibilità.
Dovrei semplificare i denominatori oppure fregarmene e costruire l'integrale dell'intervallo della vita che ho vissuto. Definire la primitiva essenza della mia vita, mi aiuterebbe a capire cosa aspetto.

Scalza

11 settembre 2013

Are you ready?



G. mi ha detto che sono la sua congiunzione. Per questo mi sento stanca.
Congiungere è faticoso, tra due proposizioni spesso ci si sente di troppo anche se si è utili. Nessuno lo capisce, le due proposizioni non sono sempre d'accordo. Se potessi cambiare preferirei essere un punto. La sospensione mi ricorda solo cose belle. Quando sentivo quell'odore di torta fatta in casa mentre finivo di fare i compiti di matematica. Quando c'era qualcosa da festeggiare ogni tanto. Adesso potrei festeggiare in ogni momento. Le proposizioni sono tante, forse troppe.

Scalza

10 settembre 2013

Domani



Non so che dire, quando non sanno cosa dirmi. A parte il fatto che siamo nello stesso insieme ma di solito questa cosa non la dico perchè  non mi capirebbero. Lo so perchè ci ho provato. Poi ho dovuto spiegare per due ore cosa intendevo dire. L'insiemistica non è tanto amata. Ma è colpa mia, se avessi parlato in maniera diversa, mi avrebbe capito. Mi bastava usare la legge dell'uguaglianza che nella circostanza si adatta bene. Perchè condivide il concetto con un'appartenenza omeopatica. Si lo so, si tratta di similitudine ma per la maggior parte degli esseri è meglio essere uguali che simili.
Non ho mai capito perchè.

Scalza

9 settembre 2013

Avvalersi di quel poco che si sa (di sè)



Questo è un post in conserva, ma ce ne sono altri.
Dovrei essere più indicativa ma le indicazioni spesso creano responsabilità che non ho ancora voglia di prendermi. In fondo si tratta solo di maturità, così mi pare abbia detto qualcuno.
Io facevo finta di niente e guardavo verso un albero dove mi sembrava ci fosse un nido. Mi è venuto in mente l'odore del caffè, poi è passato un motorino e mi sono girata. Era ora di andare ma non mi ero accorta che mi si era impigliato un filo della maglietta. Per questo ho faticato un po', ma ce l'ho fatta.
In fondo si tratta solo di capirsi, me l'ha insegnato M.

Scalza

7 settembre 2013

C'è ancora tempo?



La guerra è una questione che non ha niente a che fare con i confini.
Se potessi diventare invisibile come un microbo, entrerei nelle flotte microbiche di quei pazzi che possono creare le differenze, per spiegare alle flotte la grande missione, di liberare popoli, tempi e spazi da questioni che non dovrebbero farci perdere occasioni. Noi microbi potremmo ribaltare le sorti del mondo, aiutare quei bambini che non possono essere bambini per colpa di uomini che vogliono ancora fare i capricci come quando erano bambini ma che se fossero veramente ancora bambini, amerebbero correre in mezzo ai prati, giocare a pallone, non fare i compiti, rubare al massimo qualche dolce nelle credenze.
E' molto ingiusto. Per questo vorrei poter diventare piccola come un microbo.

Scalza

6 settembre 2013

Rimpinzate obrobrietà




E' una vita che titolo. Avrei dovuto fare la titoleggiatrice.

Scalza

Bilinguismatica



Vorrei essere più esplicita e ricongiungere la molteplicità dei miei Sè. Logica, affabile, gentile, discreta e generica. La genericità mi affascina. Un generico è sempre ok, qualunque cosa faccia, in qualsiasi modo sia vestito o svestito. Il generico è la scelta vincente in questa aberrante originalità che circola come aria viziata.
Se io incontrassi un generico, mi innamorerei senza se e ma.
Il generico, genericamente è perfetto.

Scalza

5 settembre 2013

If I say AH



Non avevo valutato che ritornando indietro si deve invertire la direzione. Si tratta di una distrazione fronteggiata male per via di una scarsa propensione a riconoscere la destra e la sinistra. Forse abituata a vedere e sentire omologate versione dei fatti, confondo le lateralità.
Per i mancini è più facile perchè sono ostacolati dalla destrosità del mondo con cui comunicano. Ci sarà da qualche parte o in qualche tempo una conversione della naturalità del lato.
Io non lo che lato sono. Spesso sono dimensionalmente confusa.

Scalza

Tired




Parlante la notte discorre di cose che dovrei aver dimenticato, gentilezze mal considerate e probabilità di certezze che si avvalgono di alibi nascosti: come quei biglietti dove mi sono promessa che avrei fatto DI tutto per restare focalizzata su obiettivi semplici come mangiare, bere, dormire, respirare, sorridere.
E' quell'ambizione stupida che ti fa rincorrere probabili campionamenti di distanza, rivelando quelle parti di te che spesso ti mancano, come se fossero un amore unico che poi ti ha lasciato.
In mezzo a una strada mentre scivolavi via nella pozzanghera più a nord, dove il sole passa e sfugge, lasciandoti acquaticamente a posto.Vorrei un vento africano a riportarmi nell'aria, più su di quel giù dove va bene ci sto, ma non c'è una grande compagnia, diciamolo pure.
Ci si lamenta, poca ironia, file in bagno, piatti sporchi da lavare e nessuno che ha voglia di cucinare.
Poco sonno alternato a molto sonno, nessun equilibrio. Nelle pozzanghere si sta così. Senza tanti fronzoli nelle punteggiature.

Scalza

3 settembre 2013

Ricondotti dalla principalità



Oggi mentre tornavo dalla biblioteca, mi sono detta: a pensare male c'è sempre tempo, in fondo.
Bisognerebbe invertire i meccanismi con cui si approda verso una conoscenza, sarebbe più facile.
Per fortuna restano i tacchi smisurati, i drink invisibili e le spezie a sorpresa. Oggi ne ho mangiata una in un cicles e mi sono ricordata che li mangiavo sempre quando A. mi chiamava Beta perchè lui era Eta.
Pensavamo di essere indivisibili e invece non so neppure più cosa fa, dov'è, perchè.
Frammentata in mille bolle di pensieri che si sparpagliano nel mondo, per forza che a volte mi sento a pezzi.

Scalza

1 agosto 2013

Particolari (sub life)



B. mi aveva detto che arrivava alle sette meno un quarto. Ho pensato che il quarto d'ora fosse accademico e quindi non mi sono preoccupata di essere in ritardo o in anticipo, mi sembrava logico così. Solo che poi mi ha chiamato L. per dirmi che aveva letto quello che avevo scritto e l'aveva trovato bellissimo, così, per quella curiosità incombente ed anche un po' imbarazzante, ho deciso di fare qualche domanda in più, per sapere dettagli e particolari esatti, precisati dalla sua impressione. A me piacciono i particolari, come la pinzetta azzurra che metto perchè i miei capelli non crescono tutti ugualmente. Non mi è mai sembrato strano ma D. una volta mi ha detto che è strano, che bisognerebbe analizzare. Avrò delle zone del mio cervello che assorbono troppa energia, penso. Quindi ho pensato che potrei fare un esercizio apposito dove scarico quelle zone a favore della crescita. Sono solo piccoli particolari, niente di importante. Come la clips che uso come portachiavi perchè il mio l'ho rotto anche se ci ero affezionata tanto. Perchè le cose, non importa se tu ne hai cura e le desideri avere per sempre con te, capita che se ne vanno e allora non ne vuoi più altre. Ti accontenti di tenere le chiavi insieme, che non si perdano. Come tutti i pezzi che hai, come le ossa del tuo scheletro, come le aree del tuo cervello. Chissà come sono quelle che non ho mai usato. Sono particolari, quelli che ti fanno distrarre dal tempo che passa, dalle cose che capitano. Poi mi è suonato il cellulare e mi sono ricordata che non ho ancora chiamato qualcuno per aggiustare il citofono. Particolari.

Scalza

19 luglio 2013

Ma tu sai chi è?



A volte trovi le cose e ti accorgi che le stavi cercando ma non lo sapevi, si trattava di una ricerca non consapevole. E' il trovarle che ti ha consapevolizzato.
Altre volte ti accorgi che non avevi sbagliato a pensare male e tutto sommato, avendo già sofferto prima, te ne dai pace. Per tutte quelle parole che ti dicevano che erano utili alla manipolazione perchè effettivamente ti hanno confuso le idee, dal momento che da una parte sentivi che ti stavano fregando, dall'altra sentivi parole, parole, parole. Ma erano così belle che ti fregavano con quel fascino che se ti dicono qualcosa che desideri, alla fine le prendi per buono e te ne dai pace.
Poi però ti girano in quegli spazi neutralizzati dalla viralità con cui si nutre la mente. E nell'amnesia finisci per capire senza sapere.
E ti muovi non consapevole, inciampando nella verità. Soffri senza consapevolezza. E vai dal medico che ti guarda negli occhi mentre gli dici che hai male a un polso. Poi ti si blocca la spalla e la caviglia inizia a fare strani click MA solo quando scendi dalle automobili degli altri.
Tutti ridono, tu ridi con loro e te ne dai pace. Nessuno ti ha scritturato ma PRATICAMENTE sei un'attrice comica senza consapevolezza. Poi un giorno incontri qualcuno e ci fai due chiacchiere apertamente togliendoti quella pietra che avevi nello stomaco e d'improvviso quello si inventa delle risposte a caso. Difficile non capire che non è un caso ma una COSA quasi consapevole, che ti può ridare una libertà che VUOI da sempre ma non sapevi come fare ad averla per sempre con te.
Poi quando ce l'hai, va bene così. Ci sei, non ci sei, lo sanno, non lo sanno, vai, non vai. E' lo stesso.

Scalza

15 luglio 2013

Anzi Non Saprei Iniziare Altrimenti



Oggi mi hanno detto che sono abbastanza brava a parlare ma anche ascoltare.
Quindi sono abbastanzevole, nel senso che mi si avanza come quello che ti soddisfa ma non prendi tutto perchè poi magari ti riempie troppo e troppo pieni è come essere troppo vuoti. Praticamente insoddisfatti.
E come gli avanzi sono rimasta nel bordo di un piatto per colpa evidente di chi non mi ha saputo cucinare bene. Mi butteranno nell'organico e disorganizzerò la molecola proteica nella vitaminizzazione, con i cicli di krebs che ora sono gli unici amici che frequento.

Scalza

Potrei Anche Non Iniziare Con Ovvietà



Ho sognato che sognavo e quindi oggi sono un po' incasinata.
Pensavo a quelle che cose che avrei dovuto dire ma non ho detto perchè non riuscivo a fare il numero giusto. Poi ho pensato che era meglio correre più forte per recuperare il tempo perso ma forse prima dovrei capire da che parte gira il pianeta per facilitare il recupero e giocare i miei tempi supplementari. Forse me ne daranno almeno tre, come le possibilità, i desideri della lampada, i punti di sospensione che restano come parole non dette perchè si potrebbe dire di meglio. A volte però il meglio non c'è. Devi accontentarti oppure usare il piano B.
Lo porto sempre con me.

Scalza

27 giugno 2013

Potrei Soffire



Ma poi che ne so di quello che sai tu. Neppure ti ho mai visto, neanche qualche attimo di sfuggita che sarebbe servito per lo meno a ricordarmi che è già capitato.  E quando una cosa ricapita, sei già preparato a fare tutto quello che non avresti fatto. Prima che dopo, of course.

Scalza

Ultimamente Finirei Ovunque



Sono anni che cerco di unicarmi. Ho anche usato dei metodi, qualcuno me l'hanno dato pagando. Altri erano gratis, certi li ho trovati per caso. Tuttavia non hanno ancora funzionato.
Dicono che se vuoi una cosa ed è nella possibilità, nel forte desiderio, l'attrarrai. Ma se non sei unicato non ce la farai. E' un fatto, non sono parole.
Per questo ho deciso di adoperare un metodo sperimentale invariabile in questo cambiamento modale che applico per restare allineata alla legge di gravità. Ogni tanto però sogno di volare.
Basta muovere i piedi come se fossi su una bicicletta invisibile e poi vai. Come Napo Orso Capo.

Scalza