4 aprile 2013

Mercy Bocù


Ci sono cose che non so ma forse il mio cuore le sa. Le sa già da tanto di quel tempo che forse non ero neppure io quella che sono ma era qualcun altro.
A volte siamo disposti a fare "chissà che" per realizzare che era meglio non fare praticamente niente. Niente e tutto sono la stessa cosa, visti da due angoli opposti dello stesso ring.
Meglio restare in mezzo a prendere e dare cazzotti, agli angoli ci stanno le sputacchiere.
Bisogna sfruttare l'illuminazione di quei rari momenti dove la crudeltà delle verità ti si pongono davanti come fanno quei bambini antipaticissimi che hanno il coraggio di dirti cose terribili che poi dimentichi perchè, fondamentalmente, era l'espressione che contava, non le parole.
L'espressione ti fa capire quando è arrivato il momento di scivolare nei recuperi di bozze salvate tre anni fa, di files persi nei cestini mai svuotati, di regali che forse ti hanno fatto ma non ricordi quando, dove e perchè non li hai aperti. Tutto serve, niente serve. Alla fine è sempre meglio il "qualcosa". Riconsideriamo i qualcosa per favore.

Mercy Bocù

Scalza Sempre

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