13 aprile 2013

Sonno che ambula, dove va?


Aspetto una condizione che non sia condizionante anche se è circostante alla mie vicissitudini e non potrei, diversamente, agire senza conseguenza. Ma è quella conseguenza che può arrestare il flusso di emergenza con cui vorrei frenare la musica, il passo affrettato, la riflessione ripetuta per emergere nella sintetizzazione dei concetti e dilungarmi maggiormente nell'espressione dei miei sentimenti. Eliminando definitivamente la condizionale sull'esternare quello che sento quando cado, mi rialzo e volo. Verso la lunatica appartenenza alla volubile variazione dei volumi di sostanza pratica che favoriscono la perdita di socialità acquisite per errore di forma, ma nella consapevole ignoranza che da qualche parte esiste chi comprende i linguaggi artefatti per l'ardua sentenza che infiamma senza sfuggire.

Scalza

Nessun commento: