6 giugno 2013

Sempre più spesso



Sono piccole tracce dentro di me. Come quelle risate, vicino a un monumento dei caduti. Ero con qualcuno che si nascondeva in mezzo a dei cipressi. Quell'odore che è rimasto, di cose morte, andate, finite. Eppure ridevamo come se ci fosse stato un domani, sotto quell'aria che hanno solo i tramonti. Di momenti che amano gli uomini fragili, l'umanità che rivela la sua potenzialità nell'avere quel sogno a portata di mano.
Esistere è anche avere. Avere quello che desideri nel principio del tuo cuore.
Avere senza possibilità di errori, sconfinamenti, confusioni di sorta. Avere nell'assoluta adeguatezza di aver compreso quello che sei e quello che vuoi.

Scalza

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