30 settembre 2013

Unlimited



A. mi lascia sempre un senso di non so che nell'aria, che poi mi trascino dietro per qualche giorno. Forse per questo vado più piano e non ho più quello slancio che mi piace tanto (di me). Dev'essere una resistenza attrattiva verso la probabilità di appiccicamento.
Per fortuna c'è sempre un po' di vento che sposta tutto via.

Scalza

27 settembre 2013

Sospesi da chi?



Hai presente quelli che scrivono mettendo tutti i puntini qua e là come se fossero coriandoli? Io non li capisco. Forse ti danno il tempo di leggere? Vogliono essere sicuri che li hai capiti? E' un modo per dire cose invisibili? Sono briciole di biscotti che mangiano mentre scrivono short message service?
Io non lo so perchè, ma è così.

Scalza

26 settembre 2013

Tiritera



Possiamo anche far finta che tutto va bene, tanto è lo stesso. Se va bene davvero, meglio così.
C'è solo un po' di nebbia la mattina, che s'affloscia come un ubriaco sulla strada. Bisognerebbe raccoglierla per farne dei fiori da regalare a chi non sorride mai. C'è tanta gente arrabbiata che incontro mentre vado di qui o di là. Bisognerebbe spiegare che non serve a niente. Meglio sorvolare su quello che non va e far finta che va tutto bene, tanto è lo stesso.

Scalza

25 settembre 2013

Amore di plastica



Ci sono quelli predisposti che si adagiano su quelle cose che vivono senza chiedersi mai perchè. Altri invece non si bastano, per questo poi si coinvolgono empaticamente interconnessi con specularità che non si completano per niente.
La predisposizione è quel limite che vorresti superare ma che, in fondo, ti lega alla tua peculiarità. Come dire che l'originalità si paga, c'è poco da dire.

Scalza

24 settembre 2013

Per lo più



Stanotte ho sognato che nevicava e avevo freddo perchè era ancora estate.
Il problema è essere temporizzati. Io non lo sono per niente.
Quando R mi prende in giro, mi viene da menarlo, non da rispondergli. Però il giorno dopo gli dò delle risposte sensate che per un mero problema di temporalizzazione, risultano essere incomprensibili.
Se fossi meno fisica o più mentalmente fisica, quando nevica sarebbe inverno e d'estate ci sarebbe solo il sole. Anche nei sogni.

Scalza

23 settembre 2013

Tritamenti



A volte è inutile spiegare le cose, tanto chi le ha capite in quel modo sbagliato che non è spiegato non si accontenterà della tua versione dei fatti. E' meglio tergiversare.
L'importante è non perdere la capacità di respirare, inspirando ed espirando. Perchè le due fasi sono ugualmente importanti alla funzione vitale della mia esistenza e non voglio perderle mai più.

Scalza

20 settembre 2013

Everybody loves somebody





Mi preoccupa l'ambiente umano. A volte penso che non ce la farà a sopravvivere ma poi penso ad altro, mi distrae quella lieve socialità che circonda il mio quotidiano. E' quasi un swing che ondeggia tra le curve di imprevisti e di sorprese che mi spaventano per l'incredibile puntualità che riescono ad avere nella vita delle persone in generale. Specificatamente so bene che è difficile collocarle nella time line ma nella giusta distanza un senso ce l'hanno. E quel senso a volte ti riporta indietro mentre attraversi una strada e vedi senza guardare. Per fortuna le automobili hanno un clacson. Ti spaventa ma ti salva, c'è poco da dire.

Scalza

19 settembre 2013

Troppità senza veli



F sembra una persona speciale ma non lo è per niente. Invece ci sono quelli che neppure ti accorgi che passano, parlano, esistono e poi quando ti risvegli dal torpore che ti assemblava nell'insieme proteico umano, ti viene un colpo a pensare che sono sempre stati là vicini a te.
Forse perchè chi ha poteri speciali deve restare invisibile per poter vivere come tutti gli altri oppure si fa una doppia personalità che però alla lunga, secondo me, ti fa impazzire.
Meglio essere invisibili o pazzi ma senza doppia personalità.

Scalza

18 settembre 2013

If you believe




Alla fine impari che niente è indispensabile, neppure il sale. Se lo dimentichi, riesci a sentire di nuovo i sapori veri, quelli essenziali e ti diverti al punto che ti ricordi di dimenticarlo. In questo modo impari che il ricordare e il dimenticare sono due polarità dello stesso campo che interpolano un ragionamento senza frantumarlo.
Cosi puoi ricordare di dimenticare alcune cose anzichè dimenticare di ricordarti. A volte è più semplice.

Scalza

15 settembre 2013

Possibili rallentamenti



Quando incontro un ingorgo, mi capita di pensare. Per questo non sopporto gli ingorghi.
Il pensiero che si fa in un'auto chiusa non è mai buono. Gira nello spazio rinchiuso come un lupo affamato anche se hai tolto il ricircolo e aperto un po' i finestrini.
Oggi ho provato a fare amicizia ma i lupi non sono troppo facili da capire, più semplicemente ti azzannano e portano via un pezzo. Se ti serviva, sei fritto.
Per questo oggi ho sbagliato tutto. Mi serviva quel pezzo là.

Scalza

13 settembre 2013

Respira (bene)



Oggi F mi ha superato, poi mi ha chiesto scusa con la mano destra, ma io ho fatto finta di niente.
Allora mi ha chiamato per chiedermi "Ciao sono io davanti a te! Come ti senti?".
Avrei voluto dire "Superata, grazie". Dalle considerazioni di chi non mi ha considerato, nel controsenso che crea ogni presupposto peccato che non hai commesso ma che ti hanno attribuito per liberarsi di te. Dalla noia esistenziale che conduco per mancanza di vivacità nei dialoghi che posso permettermi di incontrare quando muovo le mie fattezze. Dalla percezione che si avvarrebbe di quella lieve superficialità ondeggiante per esigenza di bilanciamento. 
Ma non mi avrebbe capito. Ho preferito dire "Ciao, non ti avevo riconosciuto. Mi sento bene, grazie. Buona giornata".

Scalza

12 settembre 2013

Impossibilitati dalle troppe possibilità




Vorrei capire cosa aspetto. Sento il cuore che spinge come se dovessi fare i cento metri alle olimpiadi, ma non mi sono allenata. Non ce la farei. Arriverei ultima, tardi, mi potrei fermare troppo presto o troppo tardi. Potrei sbagliare, anche se M dice che gli sbagli non esistono ma C mi ha detto che l'ultimo sbaglio l'ha distrutto. Se faccio una semplice media matematica, ci sono troppe possibilità.
Dovrei semplificare i denominatori oppure fregarmene e costruire l'integrale dell'intervallo della vita che ho vissuto. Definire la primitiva essenza della mia vita, mi aiuterebbe a capire cosa aspetto.

Scalza

11 settembre 2013

Are you ready?



G. mi ha detto che sono la sua congiunzione. Per questo mi sento stanca.
Congiungere è faticoso, tra due proposizioni spesso ci si sente di troppo anche se si è utili. Nessuno lo capisce, le due proposizioni non sono sempre d'accordo. Se potessi cambiare preferirei essere un punto. La sospensione mi ricorda solo cose belle. Quando sentivo quell'odore di torta fatta in casa mentre finivo di fare i compiti di matematica. Quando c'era qualcosa da festeggiare ogni tanto. Adesso potrei festeggiare in ogni momento. Le proposizioni sono tante, forse troppe.

Scalza

10 settembre 2013

Domani



Non so che dire, quando non sanno cosa dirmi. A parte il fatto che siamo nello stesso insieme ma di solito questa cosa non la dico perchè  non mi capirebbero. Lo so perchè ci ho provato. Poi ho dovuto spiegare per due ore cosa intendevo dire. L'insiemistica non è tanto amata. Ma è colpa mia, se avessi parlato in maniera diversa, mi avrebbe capito. Mi bastava usare la legge dell'uguaglianza che nella circostanza si adatta bene. Perchè condivide il concetto con un'appartenenza omeopatica. Si lo so, si tratta di similitudine ma per la maggior parte degli esseri è meglio essere uguali che simili.
Non ho mai capito perchè.

Scalza

9 settembre 2013

Avvalersi di quel poco che si sa (di sè)



Questo è un post in conserva, ma ce ne sono altri.
Dovrei essere più indicativa ma le indicazioni spesso creano responsabilità che non ho ancora voglia di prendermi. In fondo si tratta solo di maturità, così mi pare abbia detto qualcuno.
Io facevo finta di niente e guardavo verso un albero dove mi sembrava ci fosse un nido. Mi è venuto in mente l'odore del caffè, poi è passato un motorino e mi sono girata. Era ora di andare ma non mi ero accorta che mi si era impigliato un filo della maglietta. Per questo ho faticato un po', ma ce l'ho fatta.
In fondo si tratta solo di capirsi, me l'ha insegnato M.

Scalza

7 settembre 2013

C'è ancora tempo?



La guerra è una questione che non ha niente a che fare con i confini.
Se potessi diventare invisibile come un microbo, entrerei nelle flotte microbiche di quei pazzi che possono creare le differenze, per spiegare alle flotte la grande missione, di liberare popoli, tempi e spazi da questioni che non dovrebbero farci perdere occasioni. Noi microbi potremmo ribaltare le sorti del mondo, aiutare quei bambini che non possono essere bambini per colpa di uomini che vogliono ancora fare i capricci come quando erano bambini ma che se fossero veramente ancora bambini, amerebbero correre in mezzo ai prati, giocare a pallone, non fare i compiti, rubare al massimo qualche dolce nelle credenze.
E' molto ingiusto. Per questo vorrei poter diventare piccola come un microbo.

Scalza

6 settembre 2013

Rimpinzate obrobrietà




E' una vita che titolo. Avrei dovuto fare la titoleggiatrice.

Scalza

Bilinguismatica



Vorrei essere più esplicita e ricongiungere la molteplicità dei miei Sè. Logica, affabile, gentile, discreta e generica. La genericità mi affascina. Un generico è sempre ok, qualunque cosa faccia, in qualsiasi modo sia vestito o svestito. Il generico è la scelta vincente in questa aberrante originalità che circola come aria viziata.
Se io incontrassi un generico, mi innamorerei senza se e ma.
Il generico, genericamente è perfetto.

Scalza

5 settembre 2013

If I say AH



Non avevo valutato che ritornando indietro si deve invertire la direzione. Si tratta di una distrazione fronteggiata male per via di una scarsa propensione a riconoscere la destra e la sinistra. Forse abituata a vedere e sentire omologate versione dei fatti, confondo le lateralità.
Per i mancini è più facile perchè sono ostacolati dalla destrosità del mondo con cui comunicano. Ci sarà da qualche parte o in qualche tempo una conversione della naturalità del lato.
Io non lo che lato sono. Spesso sono dimensionalmente confusa.

Scalza

Tired




Parlante la notte discorre di cose che dovrei aver dimenticato, gentilezze mal considerate e probabilità di certezze che si avvalgono di alibi nascosti: come quei biglietti dove mi sono promessa che avrei fatto DI tutto per restare focalizzata su obiettivi semplici come mangiare, bere, dormire, respirare, sorridere.
E' quell'ambizione stupida che ti fa rincorrere probabili campionamenti di distanza, rivelando quelle parti di te che spesso ti mancano, come se fossero un amore unico che poi ti ha lasciato.
In mezzo a una strada mentre scivolavi via nella pozzanghera più a nord, dove il sole passa e sfugge, lasciandoti acquaticamente a posto.Vorrei un vento africano a riportarmi nell'aria, più su di quel giù dove va bene ci sto, ma non c'è una grande compagnia, diciamolo pure.
Ci si lamenta, poca ironia, file in bagno, piatti sporchi da lavare e nessuno che ha voglia di cucinare.
Poco sonno alternato a molto sonno, nessun equilibrio. Nelle pozzanghere si sta così. Senza tanti fronzoli nelle punteggiature.

Scalza

3 settembre 2013

Ricondotti dalla principalità



Oggi mentre tornavo dalla biblioteca, mi sono detta: a pensare male c'è sempre tempo, in fondo.
Bisognerebbe invertire i meccanismi con cui si approda verso una conoscenza, sarebbe più facile.
Per fortuna restano i tacchi smisurati, i drink invisibili e le spezie a sorpresa. Oggi ne ho mangiata una in un cicles e mi sono ricordata che li mangiavo sempre quando A. mi chiamava Beta perchè lui era Eta.
Pensavamo di essere indivisibili e invece non so neppure più cosa fa, dov'è, perchè.
Frammentata in mille bolle di pensieri che si sparpagliano nel mondo, per forza che a volte mi sento a pezzi.

Scalza