12 settembre 2013

Impossibilitati dalle troppe possibilità




Vorrei capire cosa aspetto. Sento il cuore che spinge come se dovessi fare i cento metri alle olimpiadi, ma non mi sono allenata. Non ce la farei. Arriverei ultima, tardi, mi potrei fermare troppo presto o troppo tardi. Potrei sbagliare, anche se M dice che gli sbagli non esistono ma C mi ha detto che l'ultimo sbaglio l'ha distrutto. Se faccio una semplice media matematica, ci sono troppe possibilità.
Dovrei semplificare i denominatori oppure fregarmene e costruire l'integrale dell'intervallo della vita che ho vissuto. Definire la primitiva essenza della mia vita, mi aiuterebbe a capire cosa aspetto.

Scalza

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